Regia di Margarethe Von Trotta vedi scheda film
Un episodio realmente accaduto nella Germania del 1943: un gruppo di donne, ariane ma sposate (o comunque imparentate) con ebrei arrestati dalla Gestapo, inscena una protesta non violenta e ottiene insperatamente il loro rilascio. Il film va e viene fra passato e presente (dove i sopravvissuti reagiscono in modo opposto ai loro traumi, rimuovendo la memoria oppure cercando di ricordare tutto), ma più avanza e più tende a dar spazio, opportunamente, al passato. Tutto è leggermente didascalico e la von Trotta, col suo solito stile teutonico e senza sfumature, cerca di non far provare la minima emozione allo spettatore; ma non ci riesce, perché almeno in certe scene la forza delle immagini basta e avanza.
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