Ruth è un'ebrea di New York. Alla morte del marito reagisce con durezza, sfogando il suo dolore nell'ortodossia ebraica. Cerca anche di impedire il matrimonio della figlia Hannah, la quale decide di andare a Berlino per cercare le ragioni del comportamento della madre. Qui, la giovane incontra Lena che le racconta l'episodio che nel 1943 la vide coinvolta insieme con Ruth: centinaia di donne ebree protestarono a Rosenstrasse contro la deportazione dei loro mariti. La manifestazione fu di proporzioni così vaste che i nazisti si videro costretti ad arrestarle.
Note
Margarethe von Trotta, fautrice di un cinema strutturalmente europeo, con Rosenstrasse continua il suo periplo nelle "storie" della Storia del Novecento. Prima di fermarsi in questa strada della Berlino del 1943, ha costeggiato altri momenti, altre figure reali o fittizie, altri strappi, altre autoanalisi collettive del secolo scorso con _Rosa L. _, _Anni di piombo_, _Das Versprechen_ e il televisivo _Jahrestage_. Il punto di vista della rappresentazione privilegia l'ordine femminile del discorso e l'impasto di sequenze che, nonostante i mutamenti sociali, restano "segrete" e differenti.
Un'eredità che passa da un funerale a un matrimonio nei tempi di oggi attraverso il momento più duro del dodicennio nero nel cuore pulsante ebraico di tutte le donne che hanno lottato contro l'immane perdita dell'Amore, che misconosce razze e distanze, e solo così rinasce... sempre...
Nella Germania del 1943 non tutti i cittadini, facenti parte della così detta "razza ariana" erano d'accordo con le dure leggi promulgate dal partito nazista: la prova è con l'accaduto nella via di Rosenstraße, dove centinaia di donne, con una manifestazione non violenta, riuscirono ad avere la meglio ottenendo la liberazione dei mariti pronti ad essere deportati. Ancora… leggi tutto
New York 1995 Ruth è una donna di 60 anni ebrea di origine tedesca che per reagire al dolore causato dalla morte del marito si aggrappa ossessivamente alle tradizioni della cultura ebraica, nessuno la capisce neppure la figlia che si chiede come mai la madre so ostini a parlare il tedesco in casa nonostante abbia lasciato Berlino nel lontano 1946. In realtà la signora sembra… leggi tutto
Anton, Elhias, Argon, Natan, Erick, Fabian... Solo una quindicina di loro, quel settimo giorno del ’43, uscirono e ri-videro le loro donne, “le puttane degli ebrei”, che li aspettavano lungo la via Rosenstrasse. Una micro-storia che comincia il 27 febbraio e si conclude (c’è stata mai una fine a tale barbarie, visti i vari integralismi odierni?) il 6 marzo di quello stesso anno. Questo… leggi tutto
*** CONTIENE ANTICIPAZIONI *** Devo dire che mi è piaciuto questo film della von Trotta, nonostante qualche imperfezione, e nonostante non l'abbia mai amata più di tanto. La regista iniziò come attrice in una popolare serie televisiva tedesca degli anni 60-70', quindi approdò alla regia, e militò negli anni successivi come autrice femminista. Qui sembra che…
Stasera non sono sceso in sala. Sono sceso in piazza. Io, essere pigro e poco incline a calpestare i sanpietrini ho preso moglie per mano e figlio sulle spalle e mi sono spinto in mare. Ci sono andato per…
New York 1995 Ruth è una donna di 60 anni ebrea di origine tedesca che per reagire al dolore causato dalla morte del marito si aggrappa ossessivamente alle tradizioni della cultura ebraica, nessuno la capisce neppure la figlia che si chiede come mai la madre so ostini a parlare il tedesco in casa nonostante abbia lasciato Berlino nel lontano 1946. In realtà la signora sembra…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
Il film tratta di un episodio interessante (anche perché gli episodi di resistenza al nazismo in Germania furono purtroppo rari) e gli attori sono molto bravi. Ciò nonostante il film ha un ritmo un po' troppo lento. Questi sette giorni sembrano eterni.
Nella Germania del 1943 non tutti i cittadini, facenti parte della così detta "razza ariana" erano d'accordo con le dure leggi promulgate dal partito nazista: la prova è con l'accaduto nella via di Rosenstraße, dove centinaia di donne, con una manifestazione non violenta, riuscirono ad avere la meglio ottenendo la liberazione dei mariti pronti ad essere deportati. Ancora…
Discreto dramma al femminile ambientato nella Germania del tardo nazismo. La regista ricostruisce una vicenda probabilmente poco nota legata al dramma collettivo dell'eliminazione degli ebrei tedeschi, inserendola all'interno di un più piccolo dramma familiare. I fatti sono narrati con stile freddo, quasi documentaristico. Nonostante ciò, l'aspetto "sentimentale" degli eventi non…
Tempo fa ho letto un fumetto. Mouse. O Maus. Come dir si voglia. Parlava del dramma della deportazione ebraica attraverso i racconti di un padre ad un figlio giornalista. Gli ebrei erano disegnati come topi. I nazisti come gatti. I polacchi come maiali. Mi sono augurato che avessero fatto una versione animata di quel fumetto. Sarebbe stata e potrebbe essere una bella cosa. Invece oggi ho visto…
Un episodio realmente accaduto nella Germania del 1943: un gruppo di donne, ariane ma sposate (o comunque imparentate) con ebrei arrestati dalla Gestapo, inscena una protesta non violenta e ottiene insperatamente il loro rilascio. Il film va e viene fra passato e presente (dove i sopravvissuti reagiscono in modo opposto ai loro traumi, rimuovendo la memoria oppure cercando di ricordare tutto),…
Film politicamente corretto su una delle vergogne del nazismo, la segregazione, fortunatamente a lieto fine, di alcuni ebrei che avevavno sposato donne o uomini ariani. Un po' manicheo nella descrizione dei personaggi (le donne quasi tutte buone, gli uomini quasi tutti cattivi a meno che non siano ebrei), il film risulta anche abbastanza inutile, venendo dopo "Schindler's List" e dimostra ancora…
Un film che si delinea interessante per la storia insolita e non conosciuta della Germania del 1943. Molto interessante per l'operazione, ma poco convincente nella sceneggiatura, più che altro per la ddefinizione dei ruoli, specialmente quello della bambina, che senz'altro per noi rimarrà segnato anche da un doppiaggio non bello, ma che anche per la linea intepretativa e di espressione non …
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (5) vedi tutti
Un'eredità che passa da un funerale a un matrimonio nei tempi di oggi attraverso il momento più duro del dodicennio nero nel cuore pulsante ebraico di tutte le donne che hanno lottato contro l'immane perdita dell'Amore, che misconosce razze e distanze, e solo così rinasce... sempre...
commento di logosMogli determinate salvano i loro mariti dai campi di sterminio. E se ce ne fossero state di più di donne come queste?
leggi la recensione completa di BalivernaSolita minestra
commento di sticazziVOTO 7 altro bel film sulle vergogne naziste, però molto lontano dallo splendore di film come Il pianista o Schindler's list
commento di arcarsenalpolpettone disgustoso e senza idee…da evitare
commento di antimes