Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film
kitano oramai lo tratto come uno di famiglia e anche con questo film non mi ha deluso. ho cominciato a vederlo tardi, ma in poco tempo ho riconquistato gli anni e i film perduti. senza dubbio HANA-BI rimane nel mio cuore in modo speciale, semplicemente è stato il primo o forse solo perchè è il suo film che ha preso cuore e testa in un colpo solo. l'umorismo kitano non lo perde mai. anche durante le interviste sorride e ride spesso. ed è strano perchè la prima volta che vidi HANA-BI sembrava che questo giapponese dalla faccia con una facciata incidentata e piena di tic, non volesse mai ridere.
mi ci è voluto GETTING ANY per ricredermi.
ZATOICHI è l'opera del maestro che si attende con trepidazione e anche se all'inizio ero un pò perplesso, non sapevo cosa stessi pensando del suo film, la mia testa era vuota di opinioni e impegnata ad usare gli occhi per guardare.
c'è voluto lo scemo che corre in mutande urlando che vuole diventare samurai, che si becca una legnata in fronte, per riportarmi nella sala buia del cinema.
e poi c'è tadanobu asano meraviglioso ronin in cerca di padrone, di poche parole, espressione immutabile. le due gheishe con l'altrettanto meravigliosa yuko daike che se non sbaglio era già in altre pellicole del maestro(maledizione non riesco a distinguerle queste giapponesi). e qui kitano non si autocensura. abbiamo una gheisha maschio che da bambino si prostituiva per mantenere se stesso e la sorella.
gli schizzi di sangue finti e le spade che passano da parte a parte i cattivi sono al computer e si vede, ma rende il tutto un pò fatto in casa.
non avevo dubbi sulla vittoria di zatoichi. bisognava che gli offesi e gli umiliati sorgessero e i cattivi crepassero. puro piacere per gli occhi il ballo finale al quale partecipano tutti in festa per la ritrovata liberta, mentre vediamo(sempre grazie al computer)anche fratello e sorella tornare bambini danzando.
il fermo immagine sugli occhi azzurri di zatoichi che inciampa una buona volta che decide di aprirli, pone fine allo spettacolo.
si accendono le luci, tutti a casa!
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