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Segreti di Stato

Regia di Paolo Benvenuti vedi scheda film

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La recensione su Segreti di Stato

di chinaski
8 stelle

Paolo Benvenuti ha il grande pregio di allontanarsi il più possibile da un racconto di finzione per ricostruire i fatti di una storia realmente accaduta. Quello che gli interessa è dare allo spettatore una serie di dati e notizie (quelle relative al lavoro svolto dall' avvocato) che mostrino l' incongruenza delle versioni ufficiali di questi fatti. Quello che interessa Paolo Benvenuti è creare domande. Non vuole dare risposte, vuole che lo spettatore si chieda come siano andate realmente le cose.
Il cinema in questo modo mostra una delle sue molteplici facce. Quella della didattica, del cinema inteso come strumento politico per lo svelamento dei molti misteri della nostra società.
L' Italia ha fondato la sua storia recente sui segreti di stato. Sono una prassi caratteristica del nostro paese. La verità da noi è la più grande delle puttane. Ognuno la prende e le fa quello che vuole.
Questo film è costruito con uno stile essenziale, asciutto, scarno. Molto interessante il lavoro svolto sulla presa in diretta del suono. Le ricostruzioni avvengono attraverso disegni, filmati originali, modelli. Benvenuti cerca di scavare all' interno dei rapporti tra Salvatore Giuliano, i mafiosi, i democristiani e le forze di polizia. Ne viene fuori un quadro disarmante e profondamente realistico. Benvenuti non crea eroi o miti. Vuole solo avvicinarsi ad una semplice forma di giustiza. Quella che dovrebbe essere uguale per tutti.
Nei momenti di finzione si cerca di non eccedere mai nella recitazione o nell' impatto emotivo. Anzi, questo tende inevitabilmente verso lo zero. Ed è giusto che sia così. Le emozioni non aiutano mai a capire la realtà, la amplificano e basta.
Ed è importante, ancora e soprattutto adesso, ricordare la nostra storia. Ricordare tutte le cose che non ci hanno mai spiegatao, che hanno insabbiato, che hanno nascosto. E' necessario un cinema che scavi dentro questo lerciume e cerchi di portare fuori un bagliore di verità. O che per lo meno ponga dentro lo spettatore il dubbio e l' incertezza. E la voglia di avere risposte. Perchè qui in Italia le risposte sono sempre le cose più difficili da ottenere. Soprattutto perchè, molte volte, ci siamo scordati di porre, prima, delle domande.

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