Trama
Nel riflettere la realtà, l'arte, la letteratura, il cinema e la televisione hanno sempre rappresentato con disinvoltura la violenza perpetrata sul corpo delle donne. Dai sarcofagi dell’antica Roma al Tintoretto, da Tiziano a Degas, la figura della donna è riprodotta come oggetto del desiderio maschile, che quando è rifiutato si trasforma in violenza. Proserpina, Lucrezia, Susanna e le altre: è come se, sublimata attraverso l’arte, la violenza maschile sul corpo femminile sia diventata una forma di erotismo. C'è anche spazio per grandi artiste, da Artemisia Gentileschi a Frida Kahlo e Marina Abramovic, che invece hanno saputo dipingere con dolorosa partecipazione il corpo femminile violato.
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