Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
un buon film. Molte enigmi irrisolti, parecchia psicanalisi gratuita, ma anche momenti intensi, suggestivi, inquietanti e soprattutto un modo originale di trattare un tema politico. Il fatto che si tratti di un film sotto molti aspetti onirico non e' un caso: sottolinea come il sogno sia l'unico modo per uscire dall'incubo cupo e claustrofobico del terrorismo rosso degli anni 70, deciso a portare avanti con la violenza un'ideologia nel quale la "dreamer" Chiara stenta a riconoscersi. E' un film sull'Utopia e sulla sua terribile degenerazione. Il discorso politico non e' mai banale, ma non tutti i personaggi sono ben definiti (il figlio del regista e' una figura piuttosto deboluccia). Gli attori sono in gamba, la "morale" del film e' chiara. Quello che conta in quest'opera e' piu' che altro l'atmosfera
azzeccatissima, specialmente la prima parte di "Shine on" dei Pink Floyd
Fa un capolavoro ogni 40 anni. E' reduce dall'ora di religione: con Buongiorno, notte piu' di cosi' non poteva fare. Marco, non mollare!
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