Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Rivisto a distanza di vent'anni dalla sua uscita, "Buongiorno,notte" trasmette ancora tutta l'inquietudine di anni che sono stati tra i più bui della storia repubblicana. Il sequestro, e la successiva uccisione dell'onorevole Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana ed esponente di spicco della politica del compromesso storico, sono in realtà per Bellocchio solo un viatico ad uno sguardo più introspettivo (ed a volte decisamente onirico) su come quei lunghi, interminabili giorni abbiano costituito uno spartiacque storico ma rendono bene anche l'idea di mondi incomunicabili e di uno scollamento dalla realtà che portò al lento declino della lotta armata. La scelta di seguire non tanto i risvolti politici della vicenda quanto quelli più propriamente umani, e per un certo senso quasi "domestici" nella gestione del sequestro, non ne attenua la forza dirompente e l'importanza: anzi Bellocchio riesce ottimamente a liberare lo spettatore da tutte le sovrascritture politiche e restituire il lato più umano di una vicenda sommamente tragica. Non appare cosi' blasfemo il finale che viaggia su binari paralleli con la realtà, e lascia un'ipotetica e illusoria speranza in una storia che è già tutta scritta e definita dall'inizio.
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