La recensione su Xiao Wu

di alan smithee

8 stelle

MUBI

Il giovane un po' nerd, magrolino e occhialuto Wu, è un abile borseggiatore che rimane sconcertato dal fatto di non essere invitato al matrimonio di un suo ex collega ora arricchitosi grazie ad un buon matrimonio.

Cerca di intrufolarsi tra gli ospiti, si indebita pur di fargli un regalo, ma verrà ancora più umiliato. Non basterà la presenza di una bella prostituta melomane che lo sceglierà come protettore ed amante, per togliere di dosso all'uomo quel senso di orgoglio che in qualche modo lo induce ad essere fiero della sua abilità di borseggiatore.

Anchei ladri ed i truffatori hanno un'anima, e una dignità.

Persino un substrato di sani principi ed un barlume di orgoglio a cui render conto. Xiao Wu (noto internazionalmente col titolo di Pickpocket) è la struggente opera prima, sensibile e toccante, del gran cineasta Jia Zhang-ke.

Un film sulla solitudine che spiazza e mortifica, che costituisce l'avventura iniziale in capo ad un autore che si sarebbe rivelato, di lì a poco, un maestro della ripresa e dell'inquadratura perfetta, quella che non si scorda; caratteristica che renderà Jia Zhang-keco uno dei più importanti cineasti cinesi contemporanei

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