Regia di Vittorio Metz, Marcello Marchesi vedi scheda film
Storiella di scarso rilievo con un ruolo da mattatore per Chiari. Come film non è nulla di innovativo, è anzi una commedia facile facile con storia sentimentale e lieto fine incorporato. Interessante lo spunto psicanalitico, utilizzato però per una serie di gag e nulla più. Sopportabile, certo non imperdibile.
I sogni di un commendatore sono costantemente turbati dalla presenza di uno sconosciuto che lo umilia ogni volta. Quest'uomo gli si presenta poi dal vero, in cerca di lavoro. Su suggerimento del dottore, il commendatore lo assume in un posto di responsabilità. La psicanalisi rivela che lo sconosciuto assomiglia ad un bambino con cui nell'infanzia il commendatore litigò. Tutto risolto, tutti amici come prima, lo sconosciuto sposa la figlia del commendatore.
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