Regia di René Clair vedi scheda film
"Entr'acte" ("Intervallo") è un'opera di 20 minuti di Renè Clair che venne proiettata nel 1924 come intermezzo al balletto, "Relache" ("Riposo"), realizzato da Francis Picabia. Le musiche di entrambe le rappresentazioni portano la firma di Erik Satie. Nella sala in perfetto gusto (sbeffeggiante) dadaista, spiccavano scritte del tipo: "Se non sei soddisfatto, vai al diavolo!"
"Entr'acte" è pura libertà artistica in movimento, in cui non vige (ovviamente) la logica razionale. La narrazione procede per libere espressioni casuali, dando la priorità all'immaginazione spontanea in un'atmosfera dagli evidenti contorni ludici e beffardi.
Un vortice visivo dove la musica di Satie ha una funzione fondamentale nel "dirigere" le azioni burlesque. Cannonate sparate in faccia al pubblico (da Satie e Picabia); una sensuale ballerina con..."sorpresa" (ripresa da sotto le gonne); un cacciatore di palloncini d'acqua; e le strepitose sequenze del corteo funebre guidato da un dromedario....
Clair dà grossa importanza al montaggio, vero e proprio creatore di illusioni, di nuove forme. Rallenta le corse forsennate trasfigurando il corteo in un buffo quanto goffo balletto per le strade; ma a determinati istanti pigia sull'acceleratore e fa deflagrare le azioni. Nel finale, poi, squarcia letteralmente lo schermo e pone la parola "fine" alla sua opera a calci in faccia....rewindizzati.
Oltre ai già citati Picabia e Satie, compaiono anche (durante una partita a scacchi) Marcel Duchamp e Man Ray.
"Entr'acte non crede in molte cose, se non forse nel piacere della vita; crede nel piacere dell'invenzione, e non rispetta nulla, oltre al desiderio di scoppiare a ridere"
Francis Picabia
ATTENZIONE: Film.tv in maniera erronea raggruppa sotto la stessa scheda "Entr'acte, Voyage imaginaire e La Tour"; ovviamente è un errore, poichè sono tre opere distinte e di periodi diversi. Inoltre, non si capisce perchè "Entr'acte", uno dei manifesti del cinema dada, non faccia parte della scheda "Antologia dada e surrealista", benchè anch'essa sia errata per il fatto di contenere diverse opere (tra cui "Un chien andalou" di Bunuel o "Anemic Cinema" di Duchamp) che non sono state realizzate per un lavoro d'insieme, ma sono corpi a sè.
Ho già segnalato il "problema" allo staff, ma mi sembrava doveroso qui evidenziarlo.
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