René Clair occupa un posto di riguardo nel cinema d'avanguardia degli anni '20. Entr'acte (1924), il suo secondo film, costituisce uno dei sacri testi del movimento surrealista: nato da un soggetto di Francis Picabia, accompagnato dalle musiche di Satie, interpretato da questi e altri celebri artisti è una deliziosa e irriverente messa a frutto delle tecniche poetiche del gruppo guidato da Breton. Le voyage imaginaire (1925) è una storia d'amore sospesa con grazia infantile tra sogno e realtà. La Tour (1928) documenta in settantacinque inquadrature più vicine alla visione cubista la bellezza tesa e metallica della Tour Eiffel.
Nato come breve intermezzo cinematografico per uno spettacolo di balletti, è una serie di anarchiche stranezze, provocanti immagini astratte - che hanno attirato fiumi di critiche (ma anche fischi indignati) - senza apparente logica, come una ballerina barbuta o dei cacciatori che si sparano tra loro.
"Entr'acte" ("Intervallo") è un'opera di 20 minuti di Renè Clair che venne proiettata nel 1924 come intermezzo al balletto, "Relache" ("Riposo"), realizzato da Francis Picabia. Le musiche di entrambe le rappresentazioni portano la firma di Erik Satie. Nella sala in perfetto gusto (sbeffeggiante) dadaista, spiccavano scritte del tipo: "Se non sei soddisfatto, vai al diavolo!"… leggi tutto
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Il ‘touch’ più famoso è certamente quello di Lubitsch, ma volendo possiamo riconoscere uno stile molto personale, facilmente riconoscibile, anche in tanti altri registi. Quando nel 1930…
A mio giudizio, Entr’acte è un vero capolavoro cinematografico: le varie scene sembrano susseguirsi senza alcun criterio, per giungere al crescendo finale meraviglioso per ritmo e trovate; ma dietro l'apparente mancanza di organicità si possono riscontrare analogie tra forme e oggetti allo scopo di demolire la comune percezione del reale. E poi, volete mettere il divertimento…
Qualche giorno fa ho rivisto Entr’act di René Clair, e nel guardare la partita a scacchi tra Man Ray e Marcel Duchamp, mi sono chiesto in quanti film compare la scacchiera, quali registi, oltre a…
Il rapporto tra cinema e movimento surrealista è un tema complesso che non è qui il caso di analizzare. La play intende più modestamente indicare alcuni film fondativi di un percorso che, partendo…
Entr'acte. René Clair ci mostra cosa accadrebbe se, un giorno, la visione cinematografica smettesse di essere affidabile, e decidesse di trasgredire i canoni che, di norma, consentono all’occhio pigro di adagiarsi sulla tranquillizzante e benevola coerenza del flusso delle immagini. La macchina dell’illusione potrebbe ribellarsi alla nostra passività di spettatori e,…
"Entr'acte" ("Intervallo") è un'opera di 20 minuti di Renè Clair che venne proiettata nel 1924 come intermezzo al balletto, "Relache" ("Riposo"), realizzato da Francis Picabia. Le musiche di entrambe le rappresentazioni portano la firma di Erik Satie. Nella sala in perfetto gusto (sbeffeggiante) dadaista, spiccavano scritte del tipo: "Se non sei soddisfatto, vai al diavolo!"…
Stanley Kubrick è considerato da molti il più grande regista di tutti i tempi, è uno dei miei cineasti preferiti, ma "il più grande di tutti" è un'espressione vuota di significato... In onore di Luis Buñuel,…
Il film di Renè Clair è del 1924, in quell'epoca si era nel pieno delle avanguardie cinematografiche e Picabia cercava un "intermezzo" da inserire nel suo spettacolo "Relache" (che era uno spettacolo di balletto). Renè Clair era allora già regista ed aveva già fatto un film dal titolo "Paris qui dort" che era uscito l'anno prima; Picabia commissionò il lavoro al giovane francese dandogli…
[Dalle regole del sito: Una playlist è un elenco di titoli di film. Se volete è una specie di classifica. Tutto qui. Ma per fare un elenco bisogna scegliere: ed ecco allora che dietro a ogni elenco ci sono persone,…
Galleria di luci, suoni, effetti, visioni, "allucinazioni", sperimentazioni, simboli, "nonsense" e selvaggia irrazionalità. Il "cinema che sconvolge il cinema" nasce e si sviluppa, paradossalmente, quando la "settima…
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Commenti (2) vedi tutti
Nato come breve intermezzo cinematografico per uno spettacolo di balletti, è una serie di anarchiche stranezze, provocanti immagini astratte - che hanno attirato fiumi di critiche (ma anche fischi indignati) - senza apparente logica, come una ballerina barbuta o dei cacciatori che si sparano tra loro.
commento di marco bi.
commento di Dalton