Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
CM al cinema (3)
Diretto da Gennaro Nunziante, interpretato da Angelo Duro, scritto da entrambi, il film si presenta come una commedia che fatica a trovare una coesione narrativa. Non interessato a seguire una trama coerente, il film si sfilaccia in una serie di gag, le situazioni si susseguono senza un filo conduttore ben definito, lasciandoci spesso con la sensazione di assistere ad uno spettacolo di stand up, invece che a un racconto organico.
Da spettatori abbiamo l’impressione che ciò che stiamo guardando somigli più a un monologo che non ad una storia che si sviluppa; a volte il diaologo a tu per tu con il pubblico risulta praticamente sfacciato, tanto che sarebbe stato più incisivo, seppur non originale, spaccare la quarta parete.
Un altro aspetto che avrebbe potuto elevare la pellicola sarebbe stato un distacco dal contesto familiare, che permea gran parte delle gag. Se Io sono la fine del mondo avesse scelto di alienare completamente il protagonista dall' intreccio familiare (sfondo visto e rivisto nella commedia italiana) come accade per esempio nel personaggio di Mr. Bean, il film avrebbe potuto beneficiare di un’atmosfera più surreale e universale, con un maggiore focus sull’assurdo e il grottesco, in grado di amplificare l’effetto comico.
Il cinema, in senso stretto, è quasi assente. Come con Zalone, come con Pio e Amedeo, Nunziante non riesce a trasmettere una vera "esperienza cinematografica".
Ed è un peccato perchè, a differenza dei tre nomi citati, personaggi scorretti ma simpatici e dal cuore d'oro, Duro riesce, in alcuni casi, a farci sorridere della sua scorrettezza antipatica, incresciosa e a tratti maligna.
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