Regia di Brian Yuzna vedi scheda film
"Faust" è un horror che potrei ritenere più che dignitoso ma che contiene le solite banalità del genere a cui appartiene. Il film è diretto dalla spiccata immaginazione del regista statunitense Brian Yuzna anche se non è tutta farina del suo sacco, in quanto il film è tratto, tanto per cambiare, dall'omonimo fumetto dello sceneggiatore David Quinn e del disegnatore Tim Vigil. So di essere ripetitivo ma ci tengo a precisarlo: premetto già da subito che non sono un grande amante del genere (quindi poco obbiettivo), nè tanto meno trovo di particolare interesse sette sataniche, diavolo, dio e acqua santa. Il mio gusto e credo filosofale è rivolto totalmente alla fede "astronomica", essendo un "romanticone" che ancora si emoziona a contemplare il cielo stellato in una limpida notte d'inverno, fastanticando sull'immensità dell'universo e i misteri del firmamento. Ma nonostante queste mie distanti preferenze posso affermare che "Faust" è in parte un buon film, se non fosse per certi aspetti che non mi hanno proprio convinto. La trama, non così banale come invece mi sarei aspettato, gode di una buona sceneggiatura e il comparto tecnico, sicuramente di prim'ordine, sono qualità evidenti da non trascurare nonostante l'età non giovanissima del film. Buana anche la fotografia abbinata a degli effetti speciali mai banali che evidenziano un gusto volutamente cringe.
Il film girato interamente in Spagna narra le drammatiche imprese di un ex pittore, tale John Jasper (Mark Frost), che dopo il brutale omicidio della amata modella "Blue" (Jannifer Rope), commesso dalla "mala" con un'improvvisa escursione vandalica nel suo studio. Prende come ultima soluzione il suicidio optando di buttarsi giù da un ponte. Improvvisamente un eccentrico uomo, il grande maestro "M" (Andrew Divoff), gli si presenta davanti invogliandolo a firmare un contratto con il sangue. L'uomo promette a John vendetta e poteri straordinari in cambio dell'anima. John compie così la sua vendetta assumendo i poteri e le sembianze demoniache di Faust, ma Il diabolico "M" non riesce ad avere pieno controllo su di lui per i sui scopi malvagi, grazie anche alla Dottoressa Jade de Camp (Isabel Brook) la quale, condividendo una vita segnata da traumi come il suo paziente.. fa breccia nel cuore malvagio di Faust, che da lì in poi cercherà in tutti i modi di spezzare l'incantesimo satanico ed uccidere "M". Le indagini della carneficina di Faust all'ambasciata cinese sono condotte dal collerico e anticonformista agente di polizia Dan Margolis (Jeffrey Combs). Altro interprete assolutamente da menzionare è la procacissima Cleire (Monica Van Campen, pura lussuria.. una vera bomba Atomica sexy! Sorbole che schianto di donna), che vi farà raddrizzare ogni cosa. Gli amanti metallari inoltre apprezzeranno senz'altro la golosa decorazione aggiuntiva della Colonna Sonora, composta da dei brani incazzatissimi di band(ucce) democratiche tipo: Sepultura, Machine Head, Type O'Negative.
Un film ben fatto, con una storia non certo originale e un finale sbrigativo, raffazzolato e assolutamente inguardabile che adonta un certo tipo di spettatore, me compreso.
4-5/10
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