Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Un Natale a casa Croce (2024): locandina
42TFF: FUORI CONCORSO
I festeggiamenti che riunivano i figli del celebre filosofo Benedetto Croce nella sua grande casa-scrigno napoletana, tutta libri rari e fondamentali custoditi e gestiti con razionale lungimiranza dal grande letterato, sono i ricordi a partire dai quali la nipote ancora in vita ripercorre le tappe di una esistenza travagliata da lutti (la morte dei genitori da lui appena scampata a seguito de disastroso terremoto che sconvolse il borgo di Casamicciola a Ischia), da amicizie segnati (quella mista a rivalità di schieramento con l'intellettuale Giovanni Gentile, nonostante fosse passato dalla parte dei sostenitori del Duce), e da una vita dedicata alla preservazione e all'approfondimento del patrimonio letterario maturato fino a quei primi anni del '900.
Fiero oppositore del regime, padre e nonno affettuoso, Benedetto Croce e la sua storia di vita sono raccontate dall'io narrante della ormai anziana nipote mentre percorre le stanze ormai poco percorse della austera casa e da una schiera di pertinenti attori teatrali che riproducono il convitto natalizio forte dello stile naturale e coinvolgente di Pupi Avati, da sempre fine osservatore di caratteri e sfaccettature di vita domestica di un passato ormai lontano, che il cineasta bolognese ha saputo tracciare in molti suoi bellissimi film del passato.
Un Croce diviso tra tragedie familiari e dispute di partito e di governo, che lo videro spesso al centro di polemiche spesso ingiuste o faziose montate da avversario che si sentivano tradito dalla mancata solidarietà di un nome così altisonante ed influente.
Un documentario toccante e riuscito, e di forma ibrida: così appare questo ultimo profondo lavoro di Avati, che alterna documentazione storica a immagini di repertorio, ed ancora ricostruzioni narrative di stampo teatrale, e che ci restituisce il lavoro limpido di un regista ultra ottuagenario in gran forma, solo poco tempo dopo aver visionato la sua più recente e molto riuscita opera cinematografica narrativa, un thriller storico che vita all'horror dal titolo L'orto americano, accolto positivamente al Festival di Venezia come film di chiusura della 81° Mostra del cinema, e presto visibile nelle sale.
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Ero davvero scettico su questo film, avendo divorato molti libri di Croce, mi chiedevo se fossero riusciti a mettere in piedi qualcosa di credibile. Gli darò un'occasione.
Ciao. Il film mi pare molto ben documentato da materiali d'archivio, e ravvivato da testimonianze della nipote, oltre che reso più intimo dalla ricostruzione narrativa legata alla festa natalizia, peraltro molto nelle corse dello.stile di Avati.
...nelle corde....
Avevo comunque capito. Grazie della risposta.
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