Regia di Eleonora Danco vedi scheda film
42TFF: CONCORSO
Impermeabile rosso di tela cerata perennemente indossato e una calza tipo collant sul.vto con un solo buco sulla bocca sono i lineamenti particolari, buffi ma anche giustificati di una regista che cerca invano di organizzarsi e tirar giù una sceneggiatura per il suo prossimo film.
Per questo incontra persone spesso bizzarre e peculiari, per cercare di assorbire la follia che li guida, la poesia che li muove, la stranezza che li emargina, per scovare linfa utile che possa aiutarla a definire un copione promesso ma ancora in alto mare.
Ma gli incontri servono più che altro a scoprire ferite mai rimarginate e a riaprire solchi di insicurezza che si riflettono su un passato personale pervaso di insicurezza ed irrealizzazione, ove nessuno ha mai percepito punti stabili che possano aver reso la donna una persona affidabile per qualcuno. Sono passati già dieci anni dall'interessante esordio di Eleonora Danco con N-Capace e il tempo pare che nel.frattempo, per la originale artista, si sia fermato. In termini non solo positivi.
Forse ci si sarebbe aspettato qualcosa di più da un film che tuttavia restituisce personaggi a loro modo memorabili, in un lavoro bizzarro ed a tratti acuto che ha forse il difetto di arrivare troppo tardi, quando forse sarebbe stato utile procedere con un capitolo successivo di una evoluzione personale che è plausibile contempli ancora disagio, insicurezza, incapacità di gestirsi con la scaltrezza ed il tempismo che a vite porta al successo i più scafati ed opportunisti.
Umanamente esemplare, a tratti sin commovente, spesso divertente, artisticamente un po' irrisolto e già contemplato, ed apprezzato, col film precedente.
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