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Holy Rosita

Regia di Wannes Destoop vedi scheda film

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La recensione su Holy Rosita

di alan smithee
7 stelle

locandina

Holy Rosita (2024): locandina

42TFF: CONCORSO

La corpulenta Rosita è il classico gigante buono: mansueta, altruista, sprovveduta, lavora in una lavanderia e non ha mai potuto contare in una vera famiglia finché una amabile ambulante sposata senza figli non l'ha praticamente adottata, guadagnandosi il titolo di "mamma" dalla stessa Rosita. Una ragazza ingenua, sprovveduta, che arrotonda il magro salario facendo massaggi ad uomini soli che finiscono per trasformare l'evento in una seduta sessuale.

scena

Holy Rosita (2024): scena

scena

Holy Rosita (2024): scena

Ma a Rosita interessa non tanto il sesso, quanto diventare madre.

Una volta incinta, dovrà battersi per convincere la madre adottiva e la stessa società di essere una donna responsabile in grado di allevare un essere vivente senza arrecargli sofferenza o traumi.

Al suo esordio nel lungometraggio, il regista belga Wannes Destoop firma una tenera riflessione sulla maternità e sul giudizio preventivo di una società che omologa e non sa valutare i sentimenti intrinseci che rendono genitori anche le persone più vulnerabili ed apparentemente inadatte ad un ruolo di tal responsabilità.

 

scena

Holy Rosita (2024): scena

Un film sulla ricerca affannosa della propria realizzazione e di un proprio ruolo sociale che eleva e responsabilizza più di ogni altra esperienza di vita.

Un buon film che sa toccare l'anima e tratteggiare un personaggio femminile colmo di grandi sfumature e soprattutto di una carica umana incredibile.

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Ultimi commenti

  1. Lestofante
    di Lestofante

    Se il messaggio del film è tutte le donne hanno il diritto di essere madri perché l'oggetto di interesse è la donna il film è aberrante. Se il messaggio invece è non tutte le donne hanno il diritto di essere madri perché l' oggetto di interesse è il bambino il film è buono. La mia impressione è che la tesi del regista sia il primo punto ma quello che mostra sposta la riflessione sul secondo punto. Quindi probabilmente suo malgrado è un film interesaante

  2. alan smithee
    di alan smithee

    All'ultimo Festival di Venezia ad Orizzonti il film francese My everything trattava ancora più direttamente questo ambiguo enigma. Holy Rosita alla fine si pone il problema ma non crea buoni e cattivi a suffragare una scelta. Secondo me l'intenzione del film è tratteggiare la figura della protagonista, buona ma ingenua fino alla irresponsabilità di cui è persino lei consapevole, che cerca dentro se stessa questa risposta. Appena sarà possibile ti invito a guardare l'altro film che tratta la dinamica in modo più diretto. Ciao

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