Regia di Wannes Destoop vedi scheda film
42TFF: CONCORSO
La corpulenta Rosita è il classico gigante buono: mansueta, altruista, sprovveduta, lavora in una lavanderia e non ha mai potuto contare in una vera famiglia finché una amabile ambulante sposata senza figli non l'ha praticamente adottata, guadagnandosi il titolo di "mamma" dalla stessa Rosita. Una ragazza ingenua, sprovveduta, che arrotonda il magro salario facendo massaggi ad uomini soli che finiscono per trasformare l'evento in una seduta sessuale.
Ma a Rosita interessa non tanto il sesso, quanto diventare madre.
Una volta incinta, dovrà battersi per convincere la madre adottiva e la stessa società di essere una donna responsabile in grado di allevare un essere vivente senza arrecargli sofferenza o traumi.
Al suo esordio nel lungometraggio, il regista belga Wannes Destoop firma una tenera riflessione sulla maternità e sul giudizio preventivo di una società che omologa e non sa valutare i sentimenti intrinseci che rendono genitori anche le persone più vulnerabili ed apparentemente inadatte ad un ruolo di tal responsabilità.
Un film sulla ricerca affannosa della propria realizzazione e di un proprio ruolo sociale che eleva e responsabilizza più di ogni altra esperienza di vita.
Un buon film che sa toccare l'anima e tratteggiare un personaggio femminile colmo di grandi sfumature e soprattutto di una carica umana incredibile.
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