Regia di Jim Sharman vedi scheda film
Tra i pochi film di un irregolare per eccellenza come Jim Sharman e nella sua Australia, tra il successo enorme internazionale di "Rocky Horror Picture Show", e prima del flop glorioso di "Shock Treatment", che ne avrebbe determinato un ritiro conatografico veramente troppo precoce.
E' un apologo dal tono vagamente femministoide ante-litteram, e del sempre verde filone "R&R", ma tolta la fotografia oscura e metropolitanamente notturna, i gusto per il decòr scenografico stravagante e di eclettica bizzaria, quasi inconfondibile per Sharman, la storia si incaglia di frequente in situazioni sardoniche di poco o nullao interesse, anche come personaggi estremi e poco simpatici, ridestandosi però nella ultima mezz'ora/venticinque minuti fuori dalla casa della poco avvenente protagonista, e per le strade minacciose della città.
Non manca una sequenza particolarmente disgustosa più che altro come monologo/limite di sfruttamento del solito barbone, da parte del solito artista cinematografico ricco, e in cerca di shock borghesi, ma con una punta di verità in ciò che dice, e per come ci viene mostrato.[...]
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