Regia di Matteo Petrucci vedi scheda film
Ecco il nostro cinema indipendente, quello vero!! Si non è male, ma non si può neanche gridare al miracolo. La storia risente del cinema di contestazione dei primi anni '70. come quello di Bellocchio, ma il paragone è senz'altro eccessivo. C'è un distacco fra trama e personaggi che certo non aiutano a seguire con costanza il film, a parte il rapporto incestuoso dei due fratelli, il terzo incomodo, è proprio una figura venuta male e non solo per l'attore
Due fratelli dopo la morte della madre, si chiudono in un mondo loro arrivando all'incesto, senza crearsi problemi eccessivi, anche se consapevoli del problema. Incontrano un terzo personaggio che si innamora della sorella, ma il brutto è che è uno psicopatico
Il padre, una parte che non ha senso!
Il terzo incomodo.. senza arte e ne parte
Lei non nascosde lo sgaurdo, ma la sua insicurezza di attrice è troppo evidente, dato che non gha un regista che la sa guidare
Certo, una recitazione impacciata che nasconde lo sguardo e questa non è "buona educazione" al cinema
Regia che crede in una sceneggiatura piena di buchi, mi sembra il regista ceco di Woody Allen!
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