Regia di John Sayles vedi scheda film
gioiellino di scrittura e messa in scena questo film di sayles. attraverso le solite bieche manovre speculative per rendere vendibile(altrimenti cosa pare che servano gli states, se non per vendere qualcosa)una meravigliosa isola al largo della california non ancora attrezzata per accogliere i facoltosi che tutto vogliono rendere esclusivo ma anche distese tutte uguali di centri commerciali(come la via emilia qui da noi)per accogliere la massa dei turisti, sayles ci disvela la ronde di personaggi. negri e bianchi tutt'oggi ancora separati anche se non più separati, ognuno dalla sua parte di spiaggia. l'america che non ha abitanti suoi a meno che non siano bufali o che si chiamino nuvola che corre più veloce di destriero bianco, vuole distendere le sue mani ovunque, a cominciare dalle sue terre e dalle sue genti, per le quali pare abbia poco rispetto. se il rispetto contrasta con il mio interesse a guadagnarci su, allora caro mio levati dalle palle, con le buone(siamo sempre la terra dell'abbondanza promessa) o con le cattive(attraverso legali che radono al suolo ancor prima dell'arrivo di ruspe e bulldozer). figlie che incontrano madri; figli che non hanno praticamente mai conosciuto i genitori; figli che proseguono le orme dei padri; uomini, donne, giovani e meno giovani, più o meno coscientemente stanno per perdere quel benessere così faticosamente conquistato(gli afro americani, ma anche i bianchi) quando la carovana di distuggitori se ne va da dove era venuta, verso altri lidi da colonizzare con il lato brutto del progresso on sale, grazie agli abitanti primigeni di quelle terre. ottima chiusura, affidata ai personaggi marginali(ma non meno importanti) del film; i tre vecchietti ricchi che giocano a golf. quando non ci sarà più niente da conquistare così come lo è stata l'america, forse la luna può ritenersi una meta a cui puntare.... ma, si chiede ferocemente un vecchietto che aspetta il suo turno di lancio, a chi facciamo fare la fine degli indiani? inchino generale a tutti gli attori.
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