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Leoni al sole

Regia di Vittorio Caprioli vedi scheda film

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La recensione su Leoni al sole

di Furetto60
7 stelle

Commedia brillante dell'indimenticabile Vittorio Caprioli

 I"Leoni" del titolo ,erano e forse sono ancora i tipici frequentatori di spiagge alla moda,i cosiddetti "maschi latini"dongiovanni da strapazzo, la cui unica attività,consisteva nel tentativo ,il più delle volte fallimentare,di concupire  le  giovani turiste straniere, si da potersi sollazzare e godersi le vacanze, Scisciò, Giugiù, Mimì, Cocò, costituivano nel film,il  gruppo di attempati e velleitari "vitelloni" che "agivano "in quel di Positano,perfetta e incantevole location,combinando però ben poco.

Caprioli, alla sua prima regia firmò,coadiuvato da una sceneggiatura di Raffaele La Capria,ispirata al suo capolavoro "Ferito a morte" una commedia simpatica,ma non banale,dal tono brillante e dai dialoghi spiritosi e caustici,raccontando affabilmente,di quei flirt estivi superficiali,che durano l'arco di una stagione ,di conquiste,spesso anelate spasmodicamente, ma di fatto,quasi mai realizzate e di quell'atmosfera mondano-balneare,fatta di corteggiamenti inutili, conversazioni vacue e un clima tra il goliardico e il nostalgico.esistenzialista.Nel 196I,l'anno in cui fu girato il film, da poco  ci si era lasciati alle spalle gli orrori della guerra e c'era di fondo, una voglia e un bisogno ,di spensieratezza e di  leggerezza.I personaggi che si muovono sul set "naturale"della spiaggia della costiera,sono dei maturi gagà,nullafacenti, incapaci di crescere,che prendono la vita, con frivolezza,,ma anche con una certa  "classe" verrebbe da dire con "nonchalant ",gaudenti rampolli della buona borghesia napoletana, immaturi cronici, si perdono nel  "divertissement" fine a se stesso,la conquista galante non è lo scopo,ma solo il mezzo per procurarsi, un'effimera soddisfazione e poi tanti pettegolezzi inutili,maliziosi e pruriginosi,  ma senza cattiveria,giusto  per passare il tempo,puro intrattenimento estivo.Indimenticabile, l’irresistibile monologo del marchese Aldo Sersale,vero "entertainer" dell’Hotel Le Sirenuse e della spiaggia, sulle straniere attratte in costiera dallo ”spirito borbonico"

Qualche critico ha accostato questo film ai "Vitelloni" di Fellini o ai "Basilischi" di Wertmüller

.Pur avendo i personaggi, tratti  in comune, sono  sostanzialmente diversi, non hanno la cialtroneria e la disperazione di quelli felliniani e nemmeno l'ignavia assoluta e l'immobilismo dei "basilischi"

Cast strepitoso,cito a memoria oltre a Caprioli e all'immensa Franca Valeri,Philipe leroy, Enzo Cannavale,Carlo Giuffrè,Anna Campori.

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