Sulla nave che lo porta nel Nuovo Mondo insieme con centinaia di altri emigranti, l'omino coi baffi e la bombetta incontra una ragazza e subito si innamora di lei. Con la giovane viaggia sua madre, vecchia e malata. Una volta sbarcati i due si perdono di vista e solo dopo diverse avventure l'omino ritrova la ragazza. Insieme tenteranno la fortuna in una compagnia teatrale di guitti.
Note
Nel suo inconfondibile realismo poetico Chaplin dimostra l'inconsistenza del "sogno americano".
Uno dei migliori cortometraggi di Chaplin del periodo Mutual. Una comica dove risate e malinconia sono molto ben mescolate e in cui si vede già il suo enorme talento.
"The immigrant" é uno dei corti più famosi di Chaplin, spesso passato alla Tv anche da noi, ed è da molti considerato uno dei suoi primi film dove il racconto ha già in nuce le caratteristiche di un vero film, dunque più simile a quello che farà nei suoi lungometraggi a partire dagli anni 20. Qui il corto si snoda agilmente fra reminiscenze… leggi tutto
Chaplin perfeziona piano piano i meccanismi del cinema, allargando le prospettive per i personaggi, per le situazioni e per quanto riguarda il significato di fondo del lavoro stesso. Qui il tema toccato è profondamente americano (oltre ad essere ambientato a New York): l'immigrazione. Il poverello simpatico rappresentato da Chaplin/Charlot non viene a contatto con una realtà semplice, positiva… leggi tutto
Anche nel 1917, secondo IMDB, c'è un calo ulteriore nella produzione mondiale di opere, inteso come -19% del 1917 rispetto al 1916. Per quanto opinabile, forse i film più importanti dell'anno si possono ritrovare tra i corti di Chaplin. Il primo che mi sono visto è questo. Come dicevo per il 1916, Charlie è oramai ricco e famoso (e lo diverrà ancora di…
"The immigrant" é uno dei corti più famosi di Chaplin, spesso passato alla Tv anche da noi, ed è da molti considerato uno dei suoi primi film dove il racconto ha già in nuce le caratteristiche di un vero film, dunque più simile a quello che farà nei suoi lungometraggi a partire dagli anni 20. Qui il corto si snoda agilmente fra reminiscenze…
In linea paterna, figlia (Francesco Vicario) e nipote [lo zio è Stefano Vicario e i nonni erano (e sono) Rossana Podestà e Marco Vicario] d'arte, Margherita Vicario (romana classe 1988, e da…
Aquarius “è senz'altro anche il nome di una pizzeria”.
Se sia meglio proteggere gl'interessi dell'ENI nell'Africa equatoriale, sub-sahariana e mediterranea (l'impianto, a risarcimento del periodo…
"The Immigrant-L'Emigrante" diretto nel 1917 da Charles Chaplin, devo dire che mi è piaciuto. La storia racconta di un piroscafo della speranza dove sono ammassati gli emigranti diretti nel "nuovo mondo", senza distinzione di razza, sesso e provenienza,accomunati dal desiderio di ricostruirsi una vita migliore. In mezzo a loro si aggira un omino coi baffi e la bombetta che…
Bellissimo cortometraggio, che dimostra la maestria di Chaplin pur con i semplici mezzi di allora. Diverte, fa ridere, intenerisce e commuove insieme. E' un peccato che i giovani non conoscano queste perle del cinema. Non ricordo dove, ma è stato direttamente citato in alcuni film moderni, cioè mostrandone degli spezzoni con l'espediente di proiezioni al cinema. Da recuperare alla grande.
Edna e Charles, con quel sorriso si sono dati l'immortalità cinematografica, e questo durante il matrimonio e il rapporto professionale che li ha legati gran parte dei primi 6-7 anni di muti di Charlot. Bellissimo corto, uno dei migliori.
Uno dei più amati capolavori di Chaplin e una delle sue ultime produzioni per la Mutual, un lucido ed accorato ritratto del dramma e delle inquietudini che animavano gli emigranti all'arrivo nel Nuovo Mondo. In delizioso equilibrio tra slapstick comedy e sferzante satira sociale, profondamente autobiografico (lo stesso Chaplin e la protagonista Edna…
Chaplin perfeziona piano piano i meccanismi del cinema, allargando le prospettive per i personaggi, per le situazioni e per quanto riguarda il significato di fondo del lavoro stesso. Qui il tema toccato è profondamente americano (oltre ad essere ambientato a New York): l'immigrazione. Il poverello simpatico rappresentato da Chaplin/Charlot non viene a contatto con una realtà semplice, positiva…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
Era le 2.35 di notte, ero appena tornato dalla sagra di paese, ero completamente sfinito ma felice come una Pasqua, a quell’ora c’erano solo gli ubriaconi rissosi, scatenati e pazzi che sparavano battute del cazzo…
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Commenti (5) vedi tutti
Il film si stacca dai precedenti del 1916 e, soprattutto nella prima parte, è spesso geniale.
leggi la recensione completa di tobanisUno dei migliori cortometraggi di Chaplin del periodo Mutual. Una comica dove risate e malinconia sono molto ben mescolate e in cui si vede già il suo enorme talento.
commento di Carlo Cerutila prima parte è veramente esilarante.. un corto eccezionale, da riproporre in ogni epoca, soprattutto per il tema imponente
commento di shitenGrande corto. Charlot molto divertente
commento di antonio de curtisInsieme a EASY STREET, può essere etichettato come il miglior cortometraggio dell'omino con baffi, bastone e bombetta.
commento di Dalton