Regia di Guido Brignone vedi scheda film
E' una vera e propria screwball comedy italiana, veloce e scoppiettante, con dialoghi fitti e salaci. Gli attori sono bravi e si vede che si impegnano, il regista sa il fatto suo e lavora su un livello certamente superiore ad altri colleghi mediocri dei suoi anni, fatta eccezione naturalmente per Vittorio De Sica. Il suo "Maddalena zero in condotta", infatti, non è da meno di questo. Anche la complessa trama, gli equivoci, e l'intersezione delle vicende dei singoli personaggi sono ben architettati.
La vicenda, inoltre, ha una vaga ambientazione francese: francesi sono i cognomi (ma non i nomi, come si usava allora), e si nominano qua e là città francesi. Il motivo doveva essere che allora in Italia il divorzio non esisteva ancora, mentre l'intera trama è basata proprio sul divorzio dei personaggi. Per il resto, una buona parte del film è ambientata e girata a Sestriere; chi è interessato a vedere come appariva la località sciistica nel 1938 ha un motivo in più per vedere questo film. Altra curiosità è la presenza di Carlo Romano nel ruolo di Champeaux, che avrebbe trovato in seguito la sua vera vocazione, diventando uno dei maggiori doppiatori italiani. Come attore è piuttosto poco noto.
E' una commedia nel pieno senso, come quelle americane di quel periodo, e il divertimento non manca. Tuttavia, a differenza di esse, qui rimane un lieve retrogusto amaro, dovuto alla labilità degli innamoramenti e dei legami tra i personaggi. Un difettuccio è forse il finale: si ha la sensazione che il regista non sapesse come concludere la trama, e sia incappato in un finale un po' incolore. Comunque, promosso senza riserve.
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