Regia di Louis Leterrier, Corey Yuen vedi scheda film
Azione e sentimento per nobile causa Scene d’azione non sempre plausibili e pochi mezzi, conferiscono quell’aria quasi da B-movie al film che avrebbe meritato di più, ma resta comunque il migliore della saga Lei troppo carina! ma da dove arriva? Belli gli scenari Del film ho apprezzato pur il tema combattuto Quello purtroppo è credibile 6 – ®©™
The transporter
Non sono il mio genere ma adoro questo primo capitolo della saga, il migliore dei tre, più genuino, magari modesto dal punto della produzione, al limite del B-movie... ma di certo più emozionante dei capitoli a seguire, ralizzati con un impiego maggiore di mezzi e sostanze ed un cast più noto e fin troppo caratterizzato.
E ilfine di questa mia adorazione è la dolcissima e bellissima interprete Shu Qi, misconosciuta bellezza orientale, forse cinese quale, fino a prima d’ora non avevo mai visto e nemmeno ho più rivisto in altre produzioni.
Ed è proprio lei, o meglio, l’accezione che questa sconosciuta tenerissima con quel suo fisico da adolescente, di quella sensualità quasi acerba, con quella vocina dolcissima quando urla, e suadente quando parla e invoca il suo eroe (eccezionale il doppiaggio, altro che lingua originale), a conferire al film la sua migliore prerogativa riscontrabile, la miglior qualità possibile, ovvero... qui non ci sono donne cazzute senza mai una gonna – che non sanno nemmeno cosa sia, come quelle del brano di Vecchioni. No! Qui non ci sono affatto valchirie o amazzoni alla wonderwoman, virago e chi più ne ha più ne metta...(arriveranno anche loro nei capitoli successivi, impossibile prescinderne) donne improbabili dagli stupendi fisici granitici – come il cuore, che impestano ed appestano ormai ogni sorta di film d’azione e dintorni... nemmeno si fosse in preda alla sindrome di “Lady Oscar” – sindrome da me per primo riconosciuta per cui e per la quale, scelgo io il nome! ;-)
Ehi! Rendiamoci conto che siamo arrivati all’allenatore di football americano, uno degli sport più rudi e duri praticabili... dove il classico coach, severo, intransigente, è stato declinato al femminile! (vedere “All-American” per credere). Adesso Basta co ste “antieroine” che tutti gli uomini devastano e castrano ed evirano (non è la stessa cosa).
No, qui l’eroe è – non ancora – ma di nuovo! – “un uomo”, un maschio, “ancora” il classico macho direte voi... dal cuore tenero dico io, a cui la donna “non deve per forza esser subordinata”, affatto! (e comunque, che se ne dica, ma per la femmina del “maschio”, il macho è sempre sessualmente appetibile! È una donna dolce e femminile, graziosa, aggraziata, tenera e buffa, come sono le donne di cui ci innamoriamo noi uomini: una donna che urla quando si spaventa, quando precipita o quando il cattivo sta per ucciderla, che piange quando è triste, sa commuoversi per un bimbo, per un cucciolo...che sa ridere per un film comico preferito al teatro sperimentale e sorridere per una pacca sul sedere che sa riconoscere come n compimento – e pure gradito...
Piange di tenerezza o paura... non per le molestie, non per la discriminazione sessuale – gay o etero che sia!
Sa esser insistente, come solo le donne sanno esserlo: caparbia, ostinata insistenza dal piglio drammatico o sensuale, dipende dalle circostanze, sa sempre come prender il suo uomo per ottenere il suo aiuto... per renderlo un eroe!
E sapete? Sa pure cucinare! ;-D)
Va beh, mi son fatto prender la mano... ma è così che stanno le cose...
E pensare che io ero passato soltanto per dire passavo solo per dire la mia: Jason Statham con i pantaloni classici, con le pence, ma troppo corti, senza calze... che tanto poco si sposano con la poco attillatissima che nemmeno un corridore, praticamente un body per atletica leggera... insomma, è davvero ridicolo.
Per cui, tornando all’eroe ed alla principessa da salvare...
Tutta la scena della fuga, del quasi sequestro che diventa poi un liberazione... è troppo simpatica, per via degli strilli soffocati in bocca dal cerotto della bella orientale, credo cinese.
Stupendi invece gli scenari della Provenza, della costa azzurra.
E forse si, spettacolari, le scene d’azione: molto intrigante il prologo iniziale, e incredibile scena di inseguimento che ne deriva, con l’ironia seria di Statham a commentare le qualità dell’auto J.
Intrigante la fuga sott’acqua... con la donna che fa la “donna” e l’uomo “l’uomo”... no non ricomincio... tranquilli.
troppo divertente, troppo carina lei in questa sequenza
Mi piace anche il personaggio del commissario francese, e i suoi monologhi sui piaceri della vita, infatti il suo personaggio diverrà poi ricorrente nei capitoli successivi, divenendone un punto fermo e di riferimento per il protagonista.
Sulle sequenze di lotta, oramai sempre e soltanto arti marziali nel cinema d’azione, anche in quelli ambientati nel medioevo o nell’antica Roma... su queste dicevo, avrei qualcosa da ridire: qui, con Statham, siamo ai limiti dell’inverosimile, ma soprattutto, sono troppo coreografate per risultare credibili, peggio di quelle dei vari telefilm che spuntano come funghi, dico “Arrow” per tutti: il possente Statham è un vero esperto, molto atletico, aitante, persino ginnico come pochi (potrebbe competer con il miglior Vandamme o Snipes) ma sotto questo aspetto, la credibilità della scena in se per se... meglio dare un’occhiata a quelle girate da Tom Cruise in primis, ma pure nel “Jason Borne” di Matt Damon non erano affatto male, anzi, molto istintive, plausibili insomma.
il celebre combattimento sui vecchi pedalini da bici "anni 70"
Potrebbe invece risultare un po’ assurda la scena del paracadute, se non per altro, per com’è s sono giocati uno dei pochi effetti speciali digitali. Bastava far arrivare il protagonista/paracadutista sulla verticale dei camion e dal senso opposto, ma l’inseguimento... perché, è vero, un paracadute può avanzare piuttosto velocemente, io lo so, ma non lo sanno gli altri spettatori. Ma soprattutto, so anche che un autoarticolato moderno, può esser più veloce, specie su un tratto di autostrada dritto e con pendenza a favore (me lo disse un amico in vacanza nei pressi) ;)
Del film si apprezza almeno il tema trattato, anzi, combattuto: il traffico di esseri umani...
Quello purtroppo, è credibile.
Azione e sentimento per una nobile causa
Scene d’azione non sempre plausibili e pochi mezzi, conferiscono quell’aria quasi da B-movie ad un film che avrebbe meritato di più ma resta comunque il migliore della saga
Lei troppo carina! ma da dove arriva?
Belli gli scenari
Del film si apprezza pur il tema combattuto
Quello purtroppo è credibile
6 –
®©™
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