Regia di Jonathan Liebesman vedi scheda film
Si poteva fare veramente di più con questo film dell'allora esordiente regista Liebesman, regista successivamente dell'altro horror "Non aprite quella porta: l'inizio".
Guardando l'antefatto che spiega la vicenda della Fata Dentina, con tutte queste immagini di foto di bambini che bruciano e varie che vedono presenti denti ed incendi sottolineate da una terrorizzante musica e dalla voce narrante molto piacevole, si potrebbe ipotizzare un buon horror, seguito anche dal folgorante inizio dove si vede il primo incontro tra il protagonista e la Fata, davvero inquietante e pauroso, grazie al lavoro di camera e di musica ma sopratutto alla fotografia che sa far emergere la tensione dal buio.
Dopo questi primi 15 minuti inizia il film vero e proprio ed è qui che si fa sentire il nostro dispiacere visto che d'ora in poi il film scade sempre di più in tutti gli effetti.
Primo il protagonista Chaney Kley ha un'espressione vuota e non sa esprimere il vero senso di disagio che lo aleggia da 12 anni; le scene di attacco della Fata sono tutte frettolose a causa di un montaggio troppo superficiale e scarso, infatti non si vede mai per più di 3 secondi la Fata e le vittime si vedono solo che salgono in aria e precipitano, senza contare la totale assenza di splatter che, almeno un pò, dovrebbe essere presente in questo genere di produzioni (si vede soltanto qualche foto di cadaveri e qualche taglio e una pozzanghera di sangue), la trama è abbastanza scontata e non sufficiente a causa dell'assenza di tensione vera e propria, in poche scene infatti lo spettatore salta, a causa solo però dell'aumento d'un botto dell'audio; il fatto di restare sempre alla luce per evitare di farsi prendere dalla Fata può sembrare originale ma bisognava giocare più su questo aspetto rendendolo più andrenalinico creando scene di tensione ed infine la brevità del film, infatti togliendo i titoli di coda esso dura solo 72 minuti...troppo poco dai!
Nel finale si risollevano un pò le sorti del film grazie a buoni effetti speciali della distruzione della Fata, molto brutta (in senso buono) ed inquietante, grazie al maestro Stan Winston premio Oscar per i trucchi di Aliens, Terminator 2 e Jurassic Park.
La regia non esegue il suo dovere con bravura, dovrebbe osare di più e la sceneggiatura è troppo povera di scene veramente paurose, i dialoghi sono abbastanza scadenti, si vedono infatti personaggi stereotipati dei soliti clichè e si capisce subito se quel personaggio morirà o meno.
La scena della sparatoia nel commissariato è la più brutta del film, non si capisce poco o niente; alcune scene sono da salvare ovvero la prima telefonata della Caulfield (l'unica brava e veramente bella) a Kley e quando il figlio del commissario va a vedere cosa è entrato nello sgabuzzino del commissariato, oltre a quelle gia citate.
Attori scadenti a parte la Caulfield.
Salvabile la colonna sonora di Brian Tyler e la bella fotografia di Dan Lausten (Mimic, Il patto dei lupi).
Per fortuna che il dvd contiene buoni contenuti speciali quali un documentario sulla Fata Dentina, vero nome Matilda Dixon; molto interessante (è da notare però che i realizzatori di questo documentario sono i due produttori di questo film, l'avranno fatto per pubblicità o per approfondimento? mah!).
Voto non soltanto sul film ma sul dvd intero.
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