Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
Lamberto Bava era meglio agli inzi della sua carriera quando riuscì a cavar fuori qualche giallo decoroso; indiscutibile il merito di aver avuto l'idea di ripolverare un genere che sarebbe risultato vincente in Italia, anche se per brevissimo tempo, ma se nei primissimi anni Novanta una miniserie come Fantaghirò poteva starci, oggi appare troppo datata sotto tutti i punti di vista.
Tra i suoi pregi, alcune trovate visive (la caverna della rosa d'oro), la presenza nel cast di validi veterani come Mario Adorf e Jean-Pierre Cassel, l'interpretazione indovinata di Alessandra Martines e qualche idea simpatica realizzata discretamente (l'eroina che, prigioniera nella bocca della feroce ed invincibile Sacra Bestia, sconfigge l'animale facendolo morire dal solletico).
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