Regia di Francisco Plaza vedi scheda film
Sapete chi sono gli “abramiti”? Una setta di gente convinta che Abramo abbia fatto fuori il figlio Isacco senza che l’Angelo di Dio lo fermasse in tempo. Fosse vero, non si sa bene chi avrebbe perpetrato la stirpe del profeta, ma il film di Paco Plaza, tratto da un romanzo di Ramsey Campbell e prodotto dalla catalana Filmax, non si interessa tanto delle interpretazioni della Bibbia quanto di chi pensa di prenderla alla lettera. Intorno a questa setta si dipana l’indagine di una figlia che ha perso il padre, suicida, e che comincia a nutrire qualche serio dubbio sulla propria identità. Come si diceva per i pensierini delle elementari, tema interessante, svolgimento insufficiente. Il giovane Plaza (classe 1973) deve aver letto male il romanzo di Campbell perché nulla traspare dell’”angosciante indeterminatezza” dello scrittore. Le immagini sono invece televisive, esteticamente molto simili alle inchieste ricostruite da Chi l’ha visto?, per nulla attente alla valorizzazione delle atmosfere più gotiche. Senza contare che il cast sembra composto da attori di una filodrammatica di paese, quasi avessero fatto apposta a scegliere i più scarsi tra gli scarsi. Insomma, rispetto al precedente Nameless, che ha una genesi produttiva simile, un preoccupante passo indietro. Il sospetto è che Julio Fernández, patron della Filmax e socio di Brian Yuzna, si stia fidando troppo della sua scuderia di acerbi esordienti. Il mistero più inquietante riguarda comunque la distribuzione italiana: perché diavolo si fa uscire in sala un titolo così insignificante e non Dagon di Stuart Gordon, della stessa casa produttrice, che è molto più riuscito?
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta