Regia di Tim Story vedi scheda film
Il film che è stato una delle sorprese della passata stagione cinematografica negli Usa (tanto che è già in lavorazione il seguito), esce da noi a luglio senza grandi aspettative. In effetti si tratta di un film di difficile esportazione, legato a una tradizione ormai fiorente, anche se non particolarmente interessante, di commedie all black di derivazione più o meno paratelevisiva. Qui tutto è costruito intorno al rapper e attore Ice Cube (Fantasmi da Marte, per dirne una), che è proprietario di una bottega di barbiere nel South Side di Chicago. Dalla bottega, che subaffitta spazi a vari barbieri e parrucchieri, entrano ed escono vari personaggi, in un chiacchiericcio costante che il doppiaggio italiano rende insopportabile. C’è l’ombra del vecchio padre rispettato, i giovani senzavalori, l’ombra dell’usuraio che rischia di trasformare la bottega in un locale di spogliarelli. L’unico interesse del film è di documento dello stato dei rapporti tra afroamericani e Hollywood, ma il film in sé, pur non sgradevole, non vale granché. Qualche accenno di descrizione d’ambiente, una sottotrama di un furto a un bancomat, facce note delle sitcom americane.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta