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Trama

In procinto di sposarsi con Cecille, Joachim viene investito da un'auto e rimane paralizzato. In ospedale, Cecille si innamora di Niels, il medico che lo ha in cura: il quale altri non è se non il marito della donna che ha investito Joachim...

Note

Un dramma degli affetti scritto con perizia, costellato di omaggi (non intenzionali, secondo la regista, ma ben poco casuali) a _Le onde del destino_, _Idioti_ e _The Kingdom_. In conformità coi dettami del "Dogma" di Lars von Trier, la videocamera e il Super8 si inseriscono come sonde nel tessuto connettivo di una quotidianità da post-neorealismo, accesa dalle tonalità di un melodramma ghiacciato.

Commenti (1) vedi tutti

  • Uno dei migliori lavori della Bier dove gira un melodramma tugido,sporco e malato. Assolutamente da non perdere.Voto 8.

    commento di ezio
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

barabbovich di barabbovich
10 stelle

Cecile (Richter) e Joachim stanno per sposarsi, quando lui ha un terribile incidente che lo lascia tetraplegico. Cecile cerca di restargli accanto, lui la rifiuta, lei cerca di consolarsi tra le braccia del marito della donna che ha ridotto Joachim in quelle condizioni (Mikkelsen). Eccezionale esordio alla regia di Susanne Bier, che con una lucidità così impressionante da… leggi tutto

3 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

FilmTv Rivista di FilmTv Rivista
6 stelle

Sembra remoto quel marzo del 1995 quando Lars von Trier e Thomas Vinterberg firmarono Dogma 95, manifesto e voto di castità cinematografici. Provocazione linguistica, invenzione di marketing, nostalgia di una scuola/setta alla quale affiliarsi o contro la quale scagliarsi con veemenza o sarcasmo. Lars von Trier a Cannes 2003 ha chiuso e sepolto il capitolo dogmatico, ma quella carta di intenti… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

mm40 di mm40
4 stelle

Probabilmente il più brutto film mai scritto da Anders Thomas Jensen, che comincia qui la sua (pur proficua, visto che nel 2011 arriverà l'Oscar per In un mondo migliore) collaborazione con la Bier. Non che sia un film insignificante: Open hearts contiene comunque numerosi indizi di un malessere sociale e di una disarmonia dei sentimenti crescenti, che affliggono tipicamente i… leggi tutto

1 recensioni negative

2013
2013

Recensione

leporello di leporello
8 stelle

Il film parte con Cècile (Sonja Richter) e Joachim (Nikolaj Lie Kaas) in un ristorante, lei è una giovane cuoca dall’animo semplice e sensibile, lui uno studente di geografia brillante e spiritoso con la passione per l’escursionismo estremo. Quando Joachim le porge il fatidico chiedendola in sposa,  Cècile  risponde con entusiasmo, e i due possono tuffarsi dentro una romantica serata…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2011
2011

Recensione

urios di urios
8 stelle

Un medico sembra apparentemente approfittare di una situazione drammatica, ma in realtà è un uomo ferito. La figlia gelosa farà di tutto affinché in famiglia emerga la verità. La ragazza amata invece non sa scegliere. Responsabilità e colpa. Drammi di oggi.

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Recensione

Recensione

mm40 di mm40
4 stelle

Probabilmente il più brutto film mai scritto da Anders Thomas Jensen, che comincia qui la sua (pur proficua, visto che nel 2011 arriverà l'Oscar per In un mondo migliore) collaborazione con la Bier. Non che sia un film insignificante: Open hearts contiene comunque numerosi indizi di un malessere sociale e di una disarmonia dei sentimenti crescenti, che affliggono tipicamente i…

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Recensione
2010
2010

Recensione

barabbovich di barabbovich
10 stelle

Cecile (Richter) e Joachim stanno per sposarsi, quando lui ha un terribile incidente che lo lascia tetraplegico. Cecile cerca di restargli accanto, lui la rifiuta, lei cerca di consolarsi tra le braccia del marito della donna che ha ridotto Joachim in quelle condizioni (Mikkelsen). Eccezionale esordio alla regia di Susanne Bier, che con una lucidità così impressionante da…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2003
2003

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FilmTv Rivista di FilmTv Rivista
6 stelle

Sembra remoto quel marzo del 1995 quando Lars von Trier e Thomas Vinterberg firmarono Dogma 95, manifesto e voto di castità cinematografici. Provocazione linguistica, invenzione di marketing, nostalgia di una scuola/setta alla quale affiliarsi o contro la quale scagliarsi con veemenza o sarcasmo. Lars von Trier a Cannes 2003 ha chiuso e sepolto il capitolo dogmatico, ma quella carta di intenti…

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Recensione

DOGMA 95_part # 4

fugazi di fugazi

basta con i dogmi americani che non vedremo mai,per fortuna raisatcinemaworld ci fa' riscoprire 2 lavori di Susanne Bier...

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