Regia di Alberto De Martino vedi scheda film
L'uomo puma è quanto di meglio (ahinoi) venne in mente agli sceneggiatori Massimo De Rita e Luigi Angelo per tentare di cavalcare il successo di Superman (Richard Donner, 1978); un supereroe dai poteri galattici che vola e combatte i folli piani di un ambiziosissimo malvagio: sostanzialmente le idee di partenza sono le stesse. Ma i veri problemi cominciano alla visione della pellicola, distante anni luce dal lavoro americano e totalmente incapace di nascondere o per lo meno minimizzare i gravi difetti di budget che la percorrono; l'esito è un trash fors'anche volontario, ma di sicuro a tratti irresistibile. Donald Pleasence (il 'cattivo', Kobras) è l'unico attore degno di nota, ma nel cast ci sono anche Sydne Rome e il protagonista, semisconosciuto Walter Alton, interpreti zoppicanti degni di tale produzione, e Silvano Tranquilli in un ruolo marginale. L'apoteosi del comico si ha nelle scene in cui l'uomo puma/Alton vola, perennemente in posizioni scompostissime che rivelano non soltanto il palese trucco cinematografico, ma anche la fatica che Alton sta facendo. Musiche barzotte e dimenticabili di Renato Serio; De Martino visse la sua stagione d'oro contemporaneamente al cinema di genere nostrano, fra i Sessanta e i Settanta. Nel 1980 appariva probabilmente evidente anche a lui che il suo tempo - artisticamente parlando - stava per terminare. 1/10.
Il folle e malvagio Kobras vuole impadronirsi della Terra, ma un sacerdote azteco conosce chi potrà tenergli testa: l'uomo puma, semidio discendente di un'antica divinità intergalattica.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta