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Maborosi

Regia di Hirokazu Koreeda vedi scheda film

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La recensione su Maborosi

di bradipo68
8 stelle

Maboroshi no hikari è un film sul dolore.Sordo,lancinante eppure silenzioso che da dentro corrode tutte le certezze fino a trovare lo sfogo come il magma di un eruzione vulcanica trova finalmente la bocca da cui uscire.Un ritratto fedele del Giappone di oggi misteriosamente prigioniero tra modernità e alienazione,Koreeda in questo excursus generazionale riprende la lezione degli antichi maestri del cinema giapponese(per quello che ho visto direi dal punto di vista formale Ozu,mentre dal punto di vista dei contenuti la presenza di un personaggio femminile forte al centro della scena mi ha fatto pensare parecchio alle figure femminili magnificamente ritratte nel cinema di Mizoguchi) per proporci un cinema curatissimo dal punto di vista formale,con una fotografia bellissima e capace di incantare con i suoi reiterati silenzi.E'un film dove il non detto prevale su quello che si è detto,i silenzi sanno essere ben più fragorosi di qualsiasi parola che si possa dire.A volte la parola è inutile è questa pellicola ne è la prova tangibile.Il film di Koreeda è il film su una ferita che si pensava guarita e invece ha ricominciato a sanguinare.Il tempo non risana tutte le ferite.Ma in qualche modo bisogna trovare la forza di andare avanti.Yumiko è sempre al centro della scena ,spesso fasciata da abiti scuri lunghi che mettono in risalto la sua figura magra e affusolata,alcune volte in una stanza a fissare un punto indefinito all'orizzonte.Non dice quello che la sta travagliando ma possiamo immaginarlo senza sforzo.Perchè il marito si è suicidato?Perchè nel loro ultimo incontro lei è scesa fino in strada per salutarlo aspettando che si voltasse per donargli almeno un sorriso e invece lui ha continuato a camminare senza volgere nemmeno la testa(Col senno di poi una scena assolutamente toccante)?
Perchè?
E'questa la domanda che corrode Yumiko nonostante si risposi e trovi una tranquillità almeno esteriore in una nuova famiglia con un uomo che la ama.Si trasferisce in riva al mare,in un villaggio di pescatori.Trova apparentemente pace e felicità.Ma un breve ritorno a quella che era prima la sua casa basta per far riaffiorare tutta l'amarezza.A riaprire quella ferita mai cicatrizzata.
Maboroshi no hikari è un film che dal punto di vista emotivo è di un intensità rara.Soprattutto quando finalmente il secondo marito di Yumiko viene a conoscenza del motivo dell'umore della moglie.Una sequenza lunga e straziante,come raramente capita di vedere al cinema.
Per essere un'opera prima l'uso del mezzo espressivo è decisamente notevole,così come l'apporto della protagonista,qui alla sua prima prova da attrice.
Maroboshi no hikari è un ottimo modo per avvicinarsi all'opera di Hirokazu Koreeda.

Su Hirokazu Koreeda

regia eccellente

Su Makiko Esumi

prova ragguardevole.

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