Regia di Lewis Milestone vedi scheda film
Buon film bellico, su una guerra che è rimasta schiacciata tra la vittoria della Seconda Guerra Mondiale e la tragedia del Vietnam ed è quindi stata alquanto trascurata dal cinema americano. Milestone dirige questa storia con mano ferma, anche se sono lontani i tempi di All'ovest niente di nuovo, e manca la poesia che emanava dal romanzo di Remarque (l'uccisione del soldato francese) e le invenzioni che furono ispirate allo stesso regista (le mani sul filo spinato, solo per fare un esempio). Comunque la storia funziona e racconta un episodio fuori da ogni retorica: anche nel titolo originale, Pork Chop Hill (la traduzione non mi convince), sarà richiamato da un film, di argomento similare, ambientato durante la guerra in Vietnam, cioè Hamburger Hill. Anche qui la trama prevede la conquista sanguinosa di un mucchio di sassi senza valore strategico o economico, una pura prova di forza tra nemici, da far valere al tavolo delle trattative di pace. Un'ottima fotografia, un cast imperniato su Gregory Peck e il mestiere del regista fanno di 38° parallelo uno dei migliori prodotti bellici e sicuramente uno dei capisaldi sulla guerra di Corea.
In genere, in questo tipo di film, i soldati della truppa e gli ufficiali inferiori sembrano dei settantenni, mentre gli ufficiali di grado superiore sembrano un po' troppo giovani. Sarà che questi ultimi lavoravano in ufficio...
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