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Giurato numero 2

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Giurato numero 2

di alan smithee
7 stelle

locandina

Giurato numero 2 (2024): locandina

CINEMA OLTRECONFINE

Un saggio detto popolare afferma che "il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi".

Come a dire che ogni misfatto trova inevitabilmente il modo per essere scoperto e punito.

Delitto e castigo.

Un giornalista statunitense di una pubblicazione locale, viene scelto per fare parte di una giuria popolare chiamata a decidere le sorti di un giovane accusato di omicidio volontario. Il giurato, a cui la corte assegna il numero due, prova subito a cercare di farsi sostituire, adducendo un fatto piuttosto vero inerente la maternità a rischio della adorata consorte.

Ma la motivazione addotta non basta ed il processo, il cui indiziato è un ragazzo con fedina penale non proprio immacolata accusato di aver ucciso la fidanzata dopo una plateale litigata in un pub, ha inizio.

Nicholas Hoult, J.K. Simmons

Giurato numero 2 (2024): Nicholas Hoult, J.K. Simmons

Man mano che la descrizione chiarisce la dinamica nota della vicenda, al giurato numero 2 capita di accomunare l'episodio a ciò che gli capitó quella medesima sera piovosa, mentre si trovava furtivamente a frequentare un locale non molto dissimile.

Una serata conclusasi con un urto contro un ipotetico animale selvatico che gli procurò danni al pick-uk in uso.

Il film segna l'atteso ritorno di Clint in veste di regista, indomito e tenace, come incurante dei 94 anni e mezzo che riesce a portarsi dietro con grande disinvoltura e lucidità di mente e d'azione.

Juror#2 è un film processuale con un buon ritmo narrativo, che pone significativi interrogativi sulle modalità attraverso le quali si è convinti di arrivare a stabilire chi è colpevole e chi innocente.

La bilancia oscilla anche quando percossa da un leggero alito di brezza, e il caso o l'azzardo si dimostrano i giudici più lungimiranti ed accorti di una squadra variegata di persone comuni chiamata a decidere le sorti di un accusato che non riesce a discolparsi. Clint il saggio trova la forza di raccontarci ancora una volta una storia emblematica di come il mondo sia iniquo e la giustizia terrena si riveli un gioco teorico risolto in modo posticcio e con lacune difficili da colmare, attorno ad un tavolo come un imprevedibile gioco di società.

Pensieri e riflessioni che piace pensare possano fare parte del pensiero di un uomo giunto lucidissimo ad un traguardo di vita in cui certi tipi di bilanci e considerazioni appaiono plausibili e sin doverosi dinanzi ad un individuo saggio e lungimirante.

Nicholas Hoult, Clint Eastwood

Giurato numero 2 (2024): Nicholas Hoult, Clint Eastwood

Forse Juror#2 non trasuda proprio lo stile travolgente e limpido del grande cineasta, quello dei suoi noti capolavori esemplari, ma resta un buon prodotto cinematografico, ideale per riflettere sulla debolezza dell'umano giudizio di fronte ad eventi che non è dato poter chiarire.

Nel cast composito e di livello, le prestazioni dei due protagonisti-antagonisti, ovvero il giurato numero 2 Nicholas Hoult e l'avvocato d'accusa Toni Collette riescono ad esprimere nei rispettivi sguardi da una parte l'amarezza e il senso di colpa lancinante di riconoscersi poco a poco nel responsabile di una tragica fatalità che sta facendo incolpare un innocente; dall'altra la consapevolezza che la legge non può contare su un sistema in grado di fare venire sempre a galla le verità controverse che il caso bizzarro e beffardo stavolta ha celato in modo quasi diabolico.

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