Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Non si può negare che Von Trier colga i nodi fondamentali dell'opera di Euripide, come lo scontro tra due culture (già al centro del film di Pasolini), quella per così dire "moderna" dei greci di Corinto e quella barbara di Medea, il contrasto tra la visione "borghese" di Giasone (che afferma di sposare la figlia del re Creonte per assicurare un futuro migliore ai figli suoi e della stessa Medea) e l'amore disperato e accecante della protagonista, o come la rivendicazione della dignità della donna, che il meschino Giasone tende a vedere nella funzione di mezzo per la propria scalata sociale.
Tuttavia, in considerazione del fatto che il copione è desunto da un trattamento della tragedia euripidea che Dreyer aveva intenzione di trasporre in film, e che invece rimase allo stato di progetto, è dubitabile che il vecchio Maestro ne avrebbe fatto un film tanto fiacco e poco incisivo.
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