Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Piaccia o non piaccia, Trier non è mai banale ed è sempre interessante dal punto di vista della visone/visionarietà. Sa dove porre la cinepresa e sa, anche a costo di apparire "manieristico", dare forza all'immagine. Nella sua "Medea" il Mediterraneo è distante e l'ambientazione si svolge in un paesaggio tetro e grigio (e dai colri sbiaditi e sgranati) del nord Europa in un epoca più vicina ai vichinghi che all'antica Grecia. Distante è anche il rapporto con gli dei, i quali sono assenti, lasciando spazio ad una rappresentazione psicologica/femminile/femminista in cui lo spettatore è portato a riflettere sul perchè dell'azione della protagonista. Pura e semplice vendetta? Mero sacrifico? Concorso di colpe? O, e soprattutto, estremo e crudele atto d'amore?
Euripide + Dreyer + Trier......no, non è affatto una bestemmia; è realtà. Diffidare dalla solita "classica" critica!
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