Regia di Kurt Wimmer vedi scheda film
Non brilla per originalità, Equilibrium: per tematiche è fortemente influenzato da Fahrenheit 451, e nelle scene d'azione ispirato a Matrix, ma certamente può dirsi un film riuscito. In una società del futuro, le emozioni sono combattute dalla autorità, per soffocare tanto pericolose velleità belliche quanto sentimenti umani anche positivi. Tale lotta è condotta tramite distruzione di tutto ciò che è in grado di veicolare le emozioni: media, ma anche oggetti particolari; e, ovviamente con l'eliminazione fisica di chi è colto a provare sentimenti. In questo contesto agisce il protagonista, il quale, in quanto in prima fila nella conduzione delle repressioni, entra a contatto con materiali e persone "sentimentali". La moglie, che lascia uccidere dalle autorità; un collega di lavoro, che uccide egli stesso; una donna, appartenente ad una rete di resistenti; libri; animali. Questi contatti, congiuntamente al rifiuto di prendere dosi di un "inibitore di emozioni" che l'intera popolazione è obbligata ad iniettarsi, condurranno il protagonista alla maturazione di una propria coscienza, che lo porterà ad "emozionarsi" e conseguentemente a schierarsi contro l'oppressione istituzionalizzata. Trama interessante, arricchita da evocative ricostruzioni di un mondo futuro sbiadito, triste; montaggio vivace, in cui a momenti di riflessione e dialoghi si alternano sequenze coreografiche di combattimenti - il protagonista utilizza pistole sia come armi da fuoco sia come armi bianche - il tutto accompagnato da una colonna sonora d'impatto; bravura degli attori, tanto il crepuscolare protagonista quanto il freddo antagonista, completano i lati positivi per una gradevolissima pellicola di fantascienza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta