Regia di Kurt Wimmer vedi scheda film
Christian Bale + buona idea alla base della sceneggiatura + nient’altro= si poteva fare meglio. Sarà che neanche il bravissimo Bale, che qui somiglia al Keanu Reeves di "Matrix", direi pure troppo da sembrare una macchietta, riesce a risollevare le angoscianti sorti di questa pellicola ricca di spunti ma con l’incapacità di svilupparli. In un futuristico mondo grigio e a-sentimentale dove si scongiura la guerra grazie al controllo dittatoriale, laddove l’arte non è ammessa e parallelamente, nel sottosuolo, si vive un’esistenza normale e gli uomini combattono il regime intransigente, l’amore sembra comunque avere la meglio, scaturendo dai cuori raffreddati dei più insospettabili. John Preston è il miglior cleric del dittatore denominato Il padre, eppure finisce per tornare in se, ribellandosi a chi lo comanda ed è in quel momento che partono una serie di combattimenti dell’uno contro molti, uscendone sempre, inspiegabilmente, vincente. Sarà che il mio giudizio è dettato dall’insofferenza verso questo genere di pellicole strabordanti di situazioni surreali che sfiorano il ridicolo, ma la noia accompagna la visione di un film che, seppur scarso, tratta un argomento che affascina quanto il protagonista. Per il resto, vano tentativo di fare cinema visionario. Magari se Kurt Wimmer avesse lasciato il posto a Nolan… Magari!
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