Regia di F. Gary Gray vedi scheda film
Non ho visto l'omonimo inglese, quindi non posso dire se questo remake americano lo migliori oppure (come temo) lo peggiori. Tecnicamente è abile e l'azione è condotta in maniera esaustiva, nello stile dei moderni film d'inseguimento, forse unico pregio sul quale non ho nulla da ridire. Intrattiene e magari può anche divertire, nonostante i colpi siano un po' troppo veloci e "ridicoli" per essere convincenti. Tuttavia l'insieme mi è comunque parso, non so, come un pallone sgonfio che stenta a rotolare. La colpa penso sia imputabile alla regia, preoccupata più dell'apparenza che della sostanza, ma anche e soprattutto alla sceneggiatura, per la trama prevedibile, abbastanza debole nei presupposti, ricca di falle, irritante per le sue banalità e ingenuità, soprattutto nella gestione dei personaggi, poco consapevoli dei pericoli e delle minacce da affrontare, come se tutto fosse un semplice gioco.
Ulteriore aggravante è l'insipida prestazione da parte del cast. Donald Sutherland sembra essere l'unico davvero convinto. Mark Wahlberg è mono-espressivo, freddo e insignificante (che rabbia, quando leggo che il medesimo ruolo era appartenuto addirittura a Michael Caine!). Edward Norton rivelò in più occasioni di aver letteralmente odiato la parte, accettata solamente perché obbligato da un contratto precedente con la casa di produzione. E sullo schermo si nota eccome la sua prova "svogliata", irriconoscibile (ad esempio, nella scena al ristorante), senza dubbio la peggiore nella sua carriera altrimenti sempre notevole. Grande pena mi ha fatto Charlize Theron, ridotta così, come se bastasse la sua guida senza controfigura per compensare una recitazione ai minimi termini. Immensa tristezza.
Comunque ciò non significa che non sia un film piacevole, anzi. Solo, non è proprio nulla di più. Ed è questo a renderlo assolutamente dimenticabile. Voto 2,5/5. Forse sin troppo generoso.
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