Regia di F. Gary Gray vedi scheda film
Specialista del genere (in curricuum ha film come Il negoziatore e Set it off), Gary Gray parte a razzo e mantiene un ritmo forsennato per tutto il film. The italian job inizia con un audacissimo colpo tra i canali di Venezia: 6 professionisti del furto riescono a portare via 35 milioni di dollari in lingotti d'oro. Peccato che uno di loro (Norton) decida di tenere tutto per se facendo fuoco sugli altri. Il più anziano (Sutherland) muore; gli altri sopravvivono, ingaggiano la figlia dell'amico ucciso (Theron) e organizzano una vendetta che li porta a Los Angeles e che ha dello strabiliante. Da un soggetto di Troy Kennedy-Martin - già visto al cinema col titolo Un colpo all'italiana, di Peter Collinson (1969), con Michael Caine - il regista americano ricava un film strabiliante, con un cast affiatatissimo, senza pause e con trovate memorabili: su tutte, le due scene del furto delle casseforti "in verticale" e l'inseguimento in macchina, tra i sotterranei della metropolitana. Nel suo genere, pur con indubbi debiti nei confronti di film come Ocean's eleven e I signori della truffa, è un autentico capolavoro.
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