Christine Genessier, in seguito ad un incidente di macchina, del quale è responsabile suo padre, il dott. Genessier, ha avuto il volto completamente sfigurato: solo gli occhi sono rimasti sani. Da quel momento il dott. Genessier, che dirige una clinica, è tutto preso dall'idea di trovare un efficace rimedio alla sventura che ha colpito la figliola. Egli si dedica quindi ad esperimenti segreti intesi ad accertare se vi sia la possibilità di trapiantare sul volto sfigurato di Christine la pelle del viso di una persona sana. Il dott. Genessier è assistito nel suo lavoro da una donna che ha l'incarico di adescare le ragazze che dovranno servire a questi crudeli esperimenti. Una di queste ragazze muore e il dottore, per sviare i sospetti, induce la sua assistente a gettare il cadavere nel fiume; allorchè viene ripescato, Genessier afferma trattarsi di sua figlia, e dispone che la spoglia venga sepolta nella tomba di famiglia. Un'altra delle sue vittime si uccide; anche questa viene sepolta segretamente nella stessa tomba. Le operazioni di plastica facciale non conseguono però gli effetti che il dottore se ne riprometteva, e Christine, costretta a starsene chiusa in casa, non resiste alla tentazione di far sentire, per mezzo del telefono, la sua voce al suo ex fidanzato. Questi, preoccupato, si rivolge alla polizia, ma le indagini non danno alcun risultato. Un'altra ragazza viene adescata; ma Christine, impressionata dalle urla strazianti della vittima, interviene, la libera e uccide a colpi di bisturi l'assistente di suo padre. Christine libera poi i numerosi cani che servivano a Genessier per gli esperimenti: liberati, i cani si precipitano sul dottore e lo uccidono.
Interessante thriller a connotazione fantastico-realistica, nel senso che l'elemento di fantasia è modicamente distante dal possibile. Ebbe grane per via di un'esplicita scena, con tanto di viso "scarnificato", ma la sua vera forza sta nella fotografia. Buon film.
Un horror estetico di ambientazione ospedaliera e una recitazione idonea alla suspence,brava Alida Valli.Per certi versi si avvicina agli horror della vecchia Hammer inglese,ma il regista dimostra comunque di avere una sua personalita'.
Di horror questo film non ha niente, è solo drammatico con il ritmo sempre più lento che non scorre mai. Bella solo la fotografia in bianco e nero che lo fa diventare più inquietante
Una serie di alberi spettrali e spogli assediano il percorso di un’auto che incede nella notte. Alla guida una donna tormentata pulisce il vetro, un po’ per cercare di vederci meglio data la foschia invernale, un po’ per dare sfogo alle sue preoccupazioni. Sul sedile di dietro una figura indistinta è scossa dalle irregolarità dell’asfalto. La strada percorsa è secondaria, sembra… leggi tutto
Uscito nel 1960, in coincidenza con altri film importanti per il genere horror come “Psycho” di Hitchcock e “L’occhio che uccide” di Michael Powell, “Occhi senza volto” di Georges Franju è una tappa importante per l’horror europeo. Franju era stato un grande regista di cortometraggi, fra cui il più famoso resta forse “Hotel des… leggi tutto
Un soggetto quello di OCCHI SENZA VOLTO che ispirerà a più riprese il cinema horror europeo e non solo registi dell'exploitation come Jesus Franco e il nostro Sergio Garrone, ma anche un cineasta del calibro di Pedro Almodovar con il suo sorprendente LA PELLE CHE ABITO. Mi viene difficile catalogare la pellicola diretta da Georges Franju nel genere horror, ritengo che siamo…
Le opere horror, sia in letteratura ( basti pensare a M.Shelley, B.Stoker, E.A.Poe) che in cinematografia( a partire dal cinema muto, con il Nosferatu di Murnau o Il fantasma dell'opera di R. Julian,fino alle pellicole degli anni'30 di j. Whale con Boris Karloff o a quelle di Roger Corman degli anni'60 con Vincent Price), hanno da sempre il potere e l'innegabile, autorevole capacità…
La mia richiesta a partire da oggi è quello di chiedervi quali sono I vostri cinque horror preferiti seguendo le semplici regole de I sondaggi di Filmtv.
Il sondaggio inizia oggi e terminerá il 31…
«Franz, non siamo più a Venezia» e noi invece siamo ancora qua, a ricordare colei che più d’ognuna fu la bellezza, quando «la bellezza convulsiva sarà…
Gli occhi senza volto sono quelli sofferti e intensi della povera Christiane (Edith Scob), occhi tristi e folli che scrutano un mondo fatto di orrore e morte, nella vana speranza di uscire da un incubo che sembra essere senza fine.
Christiane, rimasta gravemente sfregiata dopo un incidente automobilistico causato dal padre chirurgo viene sottoposta a numerosi interventi di impianto…
In questo capitolo per la prima volta (e per puro caso) gettiamo uno sguardo più approfondito a un certo cinema inglese un po' snobbato dalle classifiche dei cineasti (quelli…
Alcuni le chiamano “imperfezioni”, altri “caratteristiche”, meglio conosciuti come “segni particolari”: cicatrici, nei, voglie, rendono il corpo di ognuno di noi unico e…
Uscito nel 1960, in coincidenza con altri film importanti per il genere horror come “Psycho” di Hitchcock e “L’occhio che uccide” di Michael Powell, “Occhi senza volto” di Georges Franju è una tappa importante per l’horror europeo. Franju era stato un grande regista di cortometraggi, fra cui il più famoso resta forse “Hotel des…
Horror fantascientifico che si difende bene vista anche la data di uscita ed i limiti degli effetti speciali (o sarebbe meglio dire del maquillage). Gli interpreti sono efficaci, la Valli ha mestiere e la storia risulta comunque avvincente e discretamente "terrificante", visto anche il tema ancora inesplorato. Consigliato sicuramente agli amanti del genere.
Il film terrorizza (almeno alla sua uscita, adesso meno) non attraverso gli spaventi della struttura classica dell'horror, ma grazie ad una concezione diversa di orrore. La paura, o meglio la sofferenza dello spettatore durante le scene violente del film (di inedita crudeltà visiva e psicologica per i tempi) non è condivisa dalla vittima; in questo modo la vera vittima diventa lo…
Una serie di alberi spettrali e spogli assediano il percorso di un’auto che incede nella notte. Alla guida una donna tormentata pulisce il vetro, un po’ per cercare di vederci meglio data la foschia invernale, un po’ per dare sfogo alle sue preoccupazioni. Sul sedile di dietro una figura indistinta è scossa dalle irregolarità dell’asfalto. La strada percorsa è secondaria, sembra…
un tema caro a quello che sarà il grande cinema gotico italiano, con un dottore pazzo, in questo caso impazzisce, per curare la figlia orribilmente sfregiata ammazzera tante altre donne. notevole l'ambientazione contemporanea anzichè castelli del passato. alcuni momenti sono eccessivamente lunghi e lenti ma forse è l'occhio di chi scrive non abituato al genere. resta un buon film ricco di…
Non si puo' non rimanere estranei ad un film simile,nel quale e' contenuto un'ottima resa horror/drammatica e anche una storia veramente originale ed appassionante. Gia' l'idea di base della storia e' alquanto difficile da dimenticare e resta impressa nello spettatore in maniera indelebile causa la sua atrocita' ed il metodo ospedaliero (ma neanche tanto) di visione schizoide delle idee del…
"Occhi senza volto" diretto nel 1960 da Georges Franju, devo dire che l'ho trovato splendido. Il Film si svolge nella provincia Parigina e racconta che Christine Genessier, in seguito ad un incidente di macchina,del quale è responsabile suo padre,il Dottor. Genessier, ha avuto il volto completamente sfigurato e solo gli occhi sono rimasti sani. Da quel momento il Dottor. Genessier,…
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Commenti (5) vedi tutti
Interessante thriller a connotazione fantastico-realistica, nel senso che l'elemento di fantasia è modicamente distante dal possibile. Ebbe grane per via di un'esplicita scena, con tanto di viso "scarnificato", ma la sua vera forza sta nella fotografia. Buon film.
commento di undyingFilm così così...con un finale gotico molto interessante.
commento di maghellaAnche se la cinematografia è cambiata dopo più di 50 anni , Occhi senza volto riesce ancora a farsi apprezzare.voto 6,5
commento di wang yuUn horror estetico di ambientazione ospedaliera e una recitazione idonea alla suspence,brava Alida Valli.Per certi versi si avvicina agli horror della vecchia Hammer inglese,ma il regista dimostra comunque di avere una sua personalita'.
commento di ezioDi horror questo film non ha niente, è solo drammatico con il ritmo sempre più lento che non scorre mai. Bella solo la fotografia in bianco e nero che lo fa diventare più inquietante
commento di XANDER