Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Il caleidoscopico anno zero della Germania nazista.Von Trier chiude la sua trilogia sull'Europa con un film animato da una vicenda dalle suggestioni kafkiane in cui un giovane tedesco fuggito in America ritorna nella sua Germania rasa al suolo dopo la Guerra,per conoscerla meglio e si fa assumere come controllore in un treno aiutato dallo zio.La vicenda è poco più di una scusa per mostrare uno stile che si nutre dei propri manierismi formali,che vive e cresce grazie alle citazioni(e qui per composizione dell'inquadratura e per ricerca ossessiva di sfruttare al meglio la profondità di campo il primo che viene in mente è indubbiamente Orson Welles) alternando un bianco e nero di gusto espressionista con il colore(livido e spento),scomponendo il punto di vista dell'autore e con lui dello spettatore in mille schegge impazzite.E'un opera sicuramente di ambizione smisurata(come del resto è consueto nell'autore danese) in cui l'aumento del budget a disposizione permette a Von Trier di sbizzarrirsi in sequenze visivamente pantagrueliche e una regia che,pur perseverando in molti barocchismi si rivela l'arma vincente del film.Non è facile raccontare un film come questo,molto meglio viverlo e lasciarsi travolgere dal flusso ipnotico di immagini e dalla capacità del grande autore danese di manipolare la materia narrativa e visiva.Europa è un conteggio da uno a dieci che parte con distruzione,prosegue con la vita e termina nel silenzioso arrivo della morte.Europa è un viaggio nel ventre molle della storia di un continente,una contrapposizione continua con un America evocata e mai vista.Europa è una lunga bugia in immagini,una continua mistificazione dell'artefatto cinema,uno specchio in cui riflettere la propria immensa autoconsiderazione.Europa è un lungo serpente di vagoni che scorrono davanti agli occhi dello spettatore inerme,incapace di reagire,una provocazione continua,Europa è la misura dell'enorme ego vontrieriano,un film visivamente abbacinante da gustare fotogramma per fotogramma.Europa è la concretizzazione di un utopia.Leopold vuole fuggire ma si rende sempre più evidente che è impossibile evadere,impossibile arrivare all'oceano.O forse si,è possibile ma solo per i suoi poveri resti mortali.....
una regia sorprendente,un linguaggio cinematografico di grande viviacità
non male
ok
bravo
bravo
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta