Regia di Gilles Bourdos vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 19: CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA Joseph Cross è un ingegnere edile esperto nelle gettate di cemento armato.
Quella in cui è impegnato in questo momento si rivela la più imponente mai avvenuta in Europa, e necessaria per il basamento di una torre gigantesca in via di costruzione.
Peccato che, verso la sera della vigilia della gettata, una telefonata lo mette in una posizione cruciale che lo costringe, più moralmente che per qualche sorta di obbligo o ricatto, a lasciare tutto e a mettersi in viaggio per raggiungere un'altra persona in un ospedale ad un paio d'ore dalla capitale francese.
Un atteggiamento che sia i capi di lavoro, sia la famiglia, non comprende, in quanto nessuno è al corrente di ciò che è successo qualche mese prima.
Ma Joseph, che soffre ancora oggi per essere stato abbandonato da un padre degenere che si è dileguato codardamente, vuole andare fino in fondo, per sentirsi onesto dentro.
Anche a costo di sacrificare il proprio notevole ruolo.lavorativo e di incrinare in modo irreparabile il rapporto, fino a quel momento magnifico, con la propria corsa famiglia.
Un film lungo un viaggio: settantasette minuti che corrispondono ad un tragitto in auto in cui un uomo coraggioso e generoso si sacrifica per mettere a posto tutti i tasselli che non riescono a quadrare di una sua vita trasformatasi letteralmente in una corsa contro il tempo.
Tutto bene fatto, gran ritmo, e soprattutto un Vincent Lindon perfetto ed ideale per quel ruolo.
Un one-man-show che diventa un thriller notturno e claustrofobico che ha un dolore.ounto debole inevitabile: il fatto di essere un remake di un gran film come Locke, interpretato nel 2013 da Tom Hardy dietro la direzione di Steven Knight.
E Gilles Bourdois fa il suo lavoro in modo diligente, senza apportare nessun colpo d'ala ad uno script già perfetto di suo.
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