La recensione su Uomini sulla Luna

di Thrombeldimbar

7 stelle

Nella fulgida notte stellata dell'anno 3001, dolci sono le distese dell'infinito e radiose appaiono le verdi colline della terra. L'impero dell'uomo si estende ormai su mille e mille mondi e il seme dell'umanità, si è sparso fra le galassie fra i giganti dei cieli, i grandi mari di stelle, e di tutta questa immensa cultura che si espande. Un nome soprattutto risuona di pianeta in pianeta è quello di Raidlight: il cantore ceco dei grandi spazi. l'Omero del nulla infinito. Colui che racconta sempre storie e canzoni nei bar di Marte e nei porti di Saturno. E stesso Raidlight narra tra le altre, la storia di quello che fu il primo volo dell'uomo sulla luna..

Destination Moon di Irving Pichel è il capostipite del nascente genere della fantascienza colta. Il mito ancora inesplorato del viaggio spaziale alla conquista della luna. E devo ammettere che il film non è invecchiato affatto male. La narrazione mischia in sè semplicità e ardimento conciliati ad una buonissima scienza di fondo. I protagonisti di questo grande viaggio sono un ricco industriale, Jim Barnes (John Archer) principale finanziatore per la costruzione del più tecnologico razzo a propulsione atomica. L'ex generale dell'aviazione Thayer (Tom Powers) e I due scienziati Joe Sweeney, Dr. Charles Cargraves rispettivamente Dick Wesson, Warner Anderson. Messi alle strette da l'opinione pubblica degli anni Cinquanta, prendono la palla al balzo decidendo di partire al più presto possibile per evitare ulteriori grane giudiziarie. I'argenteo possente razzo si libra in cielo con lo stupore dei pochi presenti. Anche se ormai oltrepassata l'orbita terrestre il viaggio sarà lungo e periglioso ma oltremodo affascinante. Premio Oscar per gli effetti speciali l'anno seguente Uomini sulla Luna è un classico riconosciuto, perchè anticipa in maniera accurata il primo sbarco dell'Apollo 11. Un film precursore, supponente e modesto di quel che sarà il futuro dell'America alla costante corsa dello spazio, inneggiando velatamente alle potenzialità di un paese uscito vittorioso dalla grande guerra. Ma come narra l'introduzione iniziale qui ci troviamo immersi solo in una storia di fantasia essendo noi liberi di spazziarci all'interno per tutta la sua infinità. La stessa infinità che si rimanda inevitabilmente all'universo cosmico. Questa è la più bella introduzione che abbia mai sentito e questo è solo un film. Un bel film.

7/10