Regia di Lars von Trier vedi scheda film
La seconda parte della trilogia dell'Europa(o della E che accomuna i tre titoli) si tinge di horror.Il cinema nel cinema è espediente usato con una certa frequenza da molti autori e non sempre con risultati accettabili.Von Trier rielabora questa particolare tecnica a modo suo,distaccandosi da tutto quello visto prima pur perseverando in uno stile ostentatamente classico(si vede che ha studiato a fondo il cinema di Orson Welles e che ne è stato in qualche modo influenzato).Due amici stanno lavorando a una sceneggiatura ma va irrimediabilmente perduta.Avendo soli 5 giorni per farne un altra decidono di fare qualcosa di diverso,raccontano di un epidemia,di una peste che farà strage di quasi tutta l'umanità.Epidemic,appunto e anche se non lo vogliamo ricordare ce lo ricorda il bollino rosso con scritto il titolo che campeggia fino alla fine nella parte sinistra dello schermo.Mi sono chiesto il motivo,anche perchè la suddetta scritta Epidemic non è piccola e dà anche unc erto fastidio.L'unico motivo che ritengo plausibile è che Von Trier voglia sottolineare nella maniera più vistosa possibile l'unitarietà del film,la sua indissolubilità nonostante l'artificio della compenetrazione della storia che sta nascendo nelle menti degli sceneggiatori con la realtà(concetto assai opinabile in tutto il cinema del maestro danese).Si alternano così le vicende inventate con quelle reali che succedono ai protagonisti(i due piani della storia sono girati e forografati in maniera diversa in modo che siano immediatamente riconoscibili) e si scivola gradualmente nella paranoia,i contorni di realtà e immaginazione si confondono in un film di ardua comprensibilità in cui è difficile addentrarsi.E'un horror metafisico,un tumulto senza fine,uno sturm und drang in cui l'orrore dello sterminio di massa suggerito per tutto il film esplode in una sequenza finale che difficlmente si dimentica(l'automobile chiara che si dirige nella direzione esattamente opposta a quella in cui si dirige la maggior parte delle automobili e delle urla bestiali,lancinanti che hanno ben poco di umano) Leggendo in giro questo è uno dei film più apprezzati di Von Trier,io sinceramente lo trovo inferiore ad altri capi d'opera del maestro danese.E non nascondo che nonostante sia un film tra i più affascinanti del grande regista danese sono rimasto parecchio infastidito da quella scritta Epidemic rosso sangue(l'unico colore in tutto il film) che occupa praticamente metà schermo.Forse un vezzo autoriale un po'troppo stravagante anche per i miei gusti....
regia ancorata a molti vezzi formali
ok
non male
bravo
ok
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