Regia di Arch Nicholson vedi scheda film
Prodotto dalla divisione australiana della Hanna & Barbera, e dalla immancabile nel cinema australiano New South Wales Film Commission, evidentemente ispirato al famoso "incidente o esperimento/effetto Vela"(da cui il titolo alternativo "Shadow Effects",e italiano tradotto letteralmente) del 22 settembre 1979 nell'Oceano indiano a sud-ovest del Capo di Buona Speranza ed attribuito ad un possibile esperimento nucleare segreto, sudafricano o israeliano, paesi con armi atomiche non dichiarate; qui la bomba atomica piazzata con un timer in un grattacielo di Sydney("l'unico posto in Australia dove possano stare assieme 3 milioni di persone, ed impossibile per questo da evacuare in così breve tempo") è opera di un gruppo terroristico che richiede al governo un ingente somma onde permetterne l'individuazione e il disinnesco. Prima di ciò per dimostrare il possesso reale di un'arma atomica, ne viene fatta detonare un'altra ancora nel deserto dell'Outback, non lontano da una città mineraria, Broken Hill.
Sarà un giornalista investigativo corrispondente di faccende su affari riservati e sporchi governativi, interpretato dal grande Barry Newman in trasferta nel suo unico film australiano, a essere il primo a intuire la sporca, enorme faccenda che si tenta di coprire per non fomentare un pazzesco panico, e ad essere anzi decisivo nel finale, per salvare l'enorme città.
Diretto dal bravo specialista nei vari generi della "First Wave" Ozploitation Arch Nicholson, scomparso prematuramente ma autore di un qualche titolo di vero culto come "Fortress"(1985) e "Dark Age"(1987).
Si denota forse in qualche frangente la originale origine televisiva che doveva fare da pilota ad una serie TV mai realizzata, ma in altri tipo l'incidente dei terroristi con l'aereo privato sul mare a bassa quota per evitare l'intercettazione, una volta incassati i milioni di AUS$ del ricatto, si vede la maestria di montaggio e cinematografia dei registi e tecnici australiani, per le scene d'azione.
Fornendo nel complesso una delle versioni migliori e più dinamiche, moderne senza gli eccessi cafoneschi da giocattolone digitale per bambini rintronati dalle esplosioni tipo "The Rock"(1996) di Michael Bay(con la variazione dei missili con testate di gas nervino su San Francisco, dalla prigione di Alcatraz nella baia), per non parlare di storie del genere nel cinema "marvelizzato" di oggi, un canovaccio più volte affrontato soprattutto dal cinema americano-quello del ricatto del terrore evidente, da parte di un gruppo terroristico-politico-estremistico in possesso di armi nucleari, "sporche" o vere e proprie bombe testate-, almeno fin dagli anni sessanta con titoli dimenticati come "Panico nella città"(Panic in the City)(1967)di Eddie Davis, con Howard Duff e Dennis Hopper, Stephen McNally, Nehemiah Persoff.
John Nada
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