Regia di François Truffaut vedi scheda film
A Nizza si gira Vi presento Pamela. Vita, nevrosi, fobie, amori ed inganni di una troupe cinematografica vengono raccontati nei 75 giorni di lavorazione del film. C'è l'attore col complesso di Peter Pan (Léaud, alter-ego di Truffaut, non a caso interprete, ancora ragazzino, dei 400 colpi), quello nostalgico che si suicida (Aumont), la stella al tramonto che ha azzerato la memoria a colpi di liquori (una grande Valentina Cortese), la diva hollywoodiana in perenne crisi d'ansia (Bisset). Amoroso encomio di Truffaut alla settima arte, raccontato senza i toni nostalgici de Il silenzio è d'oro di Clair né quelli autocelebrativi di 8 e ½ di Fellini ma con ironia ed affetto. Inzeppato di citazioni (le più evidenti vanno a Hitchcock, Welles e allo stesso Fellini), il film è un delizioso affresco di quanto accade sul set cinematografico, nel quale alle vicende umane vengono affiancate le meravigliose invenzioni del cinema. L'effetto notte al quale allude il titolo è un trucco che consiste nel filtrare una scena diurna in modo tale da farla sembrare notturna. Una metafora che Truffaut adotta per raccontare la capacità di finzione del cinema in rapporto alla vita reale. Oscar come miglior film straniero.
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