Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
L'esordio nel cinema di uno dei più grandi Maestri in assoluto avviene con una piccola storia di provincia, mossa da ambizioni di dramma psicologico. Si vengono così a delineare una spiccata tensione fra verità e bugia (nel rapporto vera madre / madre adottiva, nelle parole dello spasimante Jack) e fra due stili di vita contrapposti (caotico nella città, ordinario nel paese), con una conclusione che non è tale, lasciando aperto il finale ad ogni possibile sviluppo. C'è la malattia, il dolore, la morte, la perdita dei cari (temporanea o definitiva), ma anche l'amore, le aspirazioni di vita ed infine una certa impossibilità a comunicare fra madre e figlia (dove però è la figlia a comprendere la madre e non viceversa), tutti temi che Bergman tornerà poi ad affrontare approfonditamente.
Nelly ha 18 anni e vive insoddisfatta in un placido paesino svedese con la madre adottiva. Un giorno arriva la sua vera madre, finora completamente assente, e le propone un posto come estetista in città. Nelly accetta, troverà la sua strada, ma per la madre adottiva sarà dura abbandonarla.
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