Regia di Paul Newman vedi scheda film
Tratto da un dramma teatrale di Paul Zindel, Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda è la terza opera da regista per Paul Newman, dopo l’ottimo La prima volta di Jennifer ed il trascurabile e controverso Sfida senza paura. Come nel primo film, Newman conferma la sua predisposizione di narratore dell’universo femminile, realizzando questa volta il ritratto di un nucleo familiare composto da sole donne. E consegna alla moglie Joanne Woodward un altro ruolo memorabile, interpretato con la solita strepitosa bravura. La Woodward è Beatrice, una vedova di mezza età che vive in una piccola cittadina insieme alle due figlie Ruth (Roberta Wallach), adolescente disinibita ma allo stesso tempo problematica e soggetta a crisi epilettiche, e la timida e taciturna Matilda (Nell Potts), appassionata di esperimenti scientifici. Beatrice e le figlie vivono abbastanza miseramente, soltanto grazie alla pensione di guerra del marito morto, e affittando una camera della loro casa ad anziani soli e abbandonati. L’occasione di una rivalsa sembra arrivare nel momento in cui Matilda vince un concorso scolastico per il miglior esperimento, legato alla radioattività su dei semi di margherita.
La sceneggiatura di Alvin Sargent si adegua all’impianto chiaramente teatrale, delineando bene i caratteri dei personaggi, ma Newman si trova a suo agio soprattutto nel minimalismo della rappresentazione, nei silenzi che si rispecchiano sui volti dei personaggi, su quello della sciatta e nevrotica sognatrice Beatrice, di Ruth che non vuole diventare come sua madre o di Matilda ancora piena di speranza nel futuro, o sugli occhioni stanchi e delusi della vecchia Annie parcheggiata lì da una figlia indaffarata e distratta. Joanne Woodward, giustamente premiata per la migliore interpretazione al Festival di Cannes dove il film fu presentato, è magnifica nel delineare il ritratto di una donna frustrata per non aver raggiunto gli scopi che si era prefissata, a volte acida e cinica e a volte affettuosa e comprensiva. Non le sono da meno le due giovani co-protagoniste, la dolce Nell Potts, figlia nella realtà proprio di Newman e della Woodward, e la tenera e indifesa Roberta Wallach, figlia dell’attore Eli Wallach. Paul Newman si conferma regista adulto e maturo, in quello che forse è il suo film da regista più riuscito. La sua attenzione e la sua simpatia sono tutte per la classe media americana, per gli ultimi e gli sconfitti, per coloro che hanno visto le loro aspettative deluse, per coloro che sono sempre messi da parte ma che ostinatamente e dignitosamente continuano a guardare avanti. Perché nonostante tutto, è la piccola e tenera Matilda a commuoverci quando nel finale confessa “No mamma, io non odio questo mondo!"
Visibile in lingua originale su You Tube: https://www.youtube.com/watch?v=MLlGZQkU3ak
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