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Edward mani di forbice

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Edward mani di forbice

di port cros
10 stelle

Una favola gotica e tenera, spassosa e malinconica sull'irriducibilità della “diversità”, in cui un Tim Burton in stato di grazia sbizzarrisce la sua fantasia sconfinata e riesce ad ottenere un miracoloso equilibrio tra sceneggiatura, regia, scenografia, set design, uso del colore e interpretazioni.

Favola gotica, narrata da una nonna ad una bambina immersa in uno sproporzionato lettone (fin dalla prima scena è assoluta la cura per i dettagli della scenografia e del set design), racconta la discesa, favorita da una rappresentate di cosmetici, di Edward , una creatura bizzarra ed “altra”, sorta di Frankestein creato da un bizzarro inventore deceduto prima di terminarlo, lasciandogli una serie di forbici affilate al posto delle mani, in una cittadina residenziale di classe media, che giace ai piedi del castello dell'inventore, che la domina dall'alto pur rappresentando un mondo totalmente avulso e separato, evidentissimo nello stridente contrasto cromatico tra i colori pastello dell’idilliaca cittadina ed il cupo grigiore del castello che la sovrasta dalla vetta di una collina.

 

Il primo impatto di Edward Mani di Forbice è con la famiglia di Peg (Diane Wiest), l'altruista ed ottimista rappresentante della Avon, e grazie all'affetto ed alle cure materne di costei riesce ad ambientarsi in un posto che chiaramente non è fatto per lui, con materassi ad acqua che si bucano al minimo contattato con le sue lame e cene con contorno di piselli impossibili da portare alla bocca. Pian piano il solitario Edward riesce a creare un senso di famiglia con la donna, il marito, il figlio ragazzino e la figlia adolescente Kim (Winona Ryder) di cui inizia ad invaghirsi.

 

Johnny Depp, Dianne Wiest

Edward mani di forbice (1990): Johnny Depp, Dianne Wiest

 

Edward rimane comunque un totale pesce fuori d’acqua in quella realtà suburbana uniforme ed immacolata di casette dai colori tenui, in cui la gente vive vite uniformi e noiose nella loro perfezione artificiale e superficiale, con le auto, colorate come le case, dei mariti che partono tutte alla stessa ora del mattino, lasciando le mogli sole a casa a spettegolare. In questo mondo soporifero Edward rappresenta una ventata di novità e per questo all’inizio è ricercato e celebrato con curiosità anche morbosa, soprattutto da parte di certe signore annoiate, in cerca di inedite emozioni. In questa fase Edward sembra integrarsi nella società, mettendo le sue lame al servizio della comunità, in attività di potatura artistica di siepi, toelettatura e tosatura di cani e infine di parrucchiere per signore. Soltanto una fanatica religiosa, Esmeralda, vede in Edward un essere satanico e mette in guardia i concittadini dall'accoglierlo tra le loro fila.

 

 

Tuttavia Edward, la cui particolare conformazione fisica e l'isolamento in cui è cresciuto pongono in una condizione di insuperabile solitudine e di costante ricerca di essere amato e compreso, fatica a creare una connessione profonda con gli altri. E' condannato dalle sue mani di forbice a non riuscire ad esprimere il suo affetto, non potendo stringere le persone amate senza rischiare di ferirle. Di conseguenza presenta una intrinseca vulnerabilità che lo pone a rischio di essere sfruttato e manipolato e, nonostante i legami superficiali che la gente stringe con lui, non può veramente mai fuoriuscire dalla sua condizione di “diverso” e di outsider. Basta quindi un'infrazione dalle regole (ordita da un piano del bulletto Jim ed accettata per compiacere l'adorata Kim, un finto furto in casa dei genitori di Jim) perché l'opinione della società subisca un subitaneo rivolgimento di 180° ed Edward diventi oggetto dei peggiori pregiudizi, con tutti i suoi fan della prima ora pronti a scagliargli contro contumelie e calunnie ed Esmeralda ad affermare trionfante “io ve l’avevo detto”.

 

Anthony Michael Hall, Winona Ryder, Johnny Depp

Edward mani di forbice (1990): Anthony Michael Hall, Winona Ryder, Johnny Depp

 

Edward Mani di Forbice è una favola gotica e tenera, in molte sequenze spassosissima, soprattutto nella prima parte in cui Edward si deve con non poche difficoltà integrare nella società dei normo-manuali, dall'imbarazzante tentativo di consumare la cena ai buchi nel materasso ad acqua, alla reazione terrorizzata di Kim nel ritrovarselo in camera. Nella seconda parte si fa man mano più malinconica, via via che si scopre come la diversità di Edward rappresenti un ostacolo insuperabile e che emergano i flashback del suo traumatico passato.

 

Un Tim Burton in stato di grazia sbizzarrisce la sua fantasia sconfinata e riesce ad ottenere un miracoloso equilibrio tra sceneggiatura, regia, scenografia, set design, uso del colore e interpretazioni. Il set design è curatissimo fin nel minimo dettaglio, dal castello dell’inventore con i bizzarri marchingegni al suo interno, alle favolose siepi intagliate da Edward in forma di dinosauri e animali fantastici, alle casette e giardini curatissimi della cittadina , fino ai costumi ed acconciature anni 50 dei suoi abitanti, il tutto cromaticamente coordinato alla perfezione per significare totale uniformità o insuperabile difformità. Un perfezionismo che risulta oggi ancor più sorprendente, pensando che il film risale ancora ad un'epoca in cui non si potevano creare e modificare digitalmente set in maniera realistica, ma si doveva creare quel mondo artigianalmente.

 

Johnny Depp

Edward mani di forbice (1990): Johnny Depp

 

Le interpretazioni: perfetta Diane Wiest nell'incarnare la mamma borghese di buon cuore e di ingenuo ottimismo, la giovanissima Winona Rider che balle leggiadra nel turbine di ghiaccio, il re dell' horror Vincent Price nel breve ruolo/omaggio dell'inventore. E poi ovviamente Johnny Depp in uno dei suoi ruoli più memorabili, ispirato a Chaplin nell'andatura goffa e a Robert Smith dei Cure nella capigliatura, avvolto nell'iconico costume in pelle e sfoderante lame micidiali, recita soprattutto con gli occhi, avendo pochissime battute, e riesce perfettamente ad incarnare la vulnerabilità e la fragilità di Edward.

 

Johnny Depp, Vincent Price

Edward mani di forbice (1990): Johnny Depp, Vincent Price

 

 

 

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