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Kukushka - Disertare non è reato

Regia di Alexander Rogozhkin vedi scheda film

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La recensione su Kukushka - Disertare non è reato

di bradipo68
8 stelle

Tre solitudini che si incontrano nella magica pianura lappone che si distende a perdita d'occhio.Una torre di Babele che come d'incanto prende corpo in una misera capanna solitaria abitata da una donna sola,vedova di guerra.E le favole hanno sempre un lieto fine.Alla fine della Seconda Guerra Mondiale si incrociano i destini di un disertore finlandese,travestito da soldato tedesco, legato a una catena per fare il cecchino(il kukushka,il cuculo del titolo),quelli di un ufficiale russo messo agli arresti per vicende poco chiare e quelle della giovane donna lappone di cui sopra.Ognuno dei tre parla una lingua diversa e non capisce nulla di quello che dicono gli altri La guerra erge un muro tra i due uomini ma è sorpattutto la lingua che si dimostra ostacolo quasi invalicabile.Quasi, perchè l'unica che supera queste barriere è la donna per la quale non esistono divise,non esiste una fazione per cui parteggiare.Esistono solo due uomini bisognosi di aiuto e lei,una donna in cerca di compagnia e di calore umano.Kukushka è la storia di tre reietti isolati dal mondo ma è anche una storia d'amore per la vita,un elegia delle piccole cose che all'apparenza sembrano insignificanti.Il messaggio del regista sul fare l'amore che è meglio che far la guerra è forse scontato,anche banale ma qualche volta è bello sentirsi dire banalità che fanno bene al cuore.Molto importante per l'economia del film è la pianura lappone che conferisce un aspetto senza tempo e colpisce anche la lunga sequenza onirica a simboleggiare il tragitto per la morte interrotto dal rituale sciamanico della donna.L'idillio è destinato a avere una fine.Ma i suoi frutti rimarranno.Per una volta è bene elogiare le scelte operate nel doppiaggio italiano tese a conservare il tema della barriera linguistica che condiziona le scelte soprattutto dei due uomini.E'doppiato solo il soldato finlandese,i dialoghi degli altri due personaggi sono sottotitolati.

Su Alexander Rogozhkin

il messaggio è forse un po'banale ma di idee ce ne sono in questo film.

Su Anni-Kristiina Juuso

brava

Su Ville Haapasalo

non male

Su Viktor Bychkov

ok

Su Aleksei Kashnikov

ok

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