Settembre 1944: la Finlandia combatte al fianco dell'Unione Sovietica, alleata della Germania nazista. Willi, un cecchino kamikaze finlandese (che i russi chiamano "kukushka") tenta di liberarsi dalla roccia a cui è stato legato. Intanto Ivan, un capitano dell'Armata Rossa arrestato dalla polizia di frontiera, riesce a fuggire. Casualmente i due si incontrano nella fattoria di Anne, una donna del popolo Saami che li ospita non considerandoli due nemici ma solo due uomini.
Note
Il tema è l'assurdità della guerra come fatto di principio, i toni e il registro sono quelli tragicomici di _No Man's Land_ di Danis Tanovic, con le difficoltà di spiegarsi e capirsi dei protagonisti che diventano metafora di una ben più drammatica incomunicabilità. Non un capolavoro, ma da tenere d'occhio.
Un capolavoro. Un film stupendo. Intenso, poetico, ma anche avvincente con attori fantastici. Senza contare poi il "messaggio" che l'opera del regista russo ci vuole trasmettere.
Una natura selvaggia, quella della tundra, magnifica e libera dal condizionamento umano. Chi vive al suo interno ne rispetta i cicli e si nutre di ciò che essa offre. Questa natura incontaminata è un testimone avvolgente che riesce ad abbracciare l’animo umano, anche nelle sue miserie, quelle create dalla guerra - Un cecchino finlandese (Veikko) viene incatenato ad una… leggi tutto
A parte il fuorviante titolo italiano aggiunto, "Kukushka" (che in russo significa "cuculo", nomignolo dato ai cecchini nemici) è un buon film di stampo pacifista. Niente d'eccezionale, intendiamoci, anche perché l'inizio, nel quale un soldato finlandese viene abbandonato dalla Wehrmacht incatenato a una roccia, prometteva molto di meglio. La scelta di far recitare i tre personaggi del film in… leggi tutto
Una natura selvaggia, quella della tundra, magnifica e libera dal condizionamento umano. Chi vive al suo interno ne rispetta i cicli e si nutre di ciò che essa offre. Questa natura incontaminata è un testimone avvolgente che riesce ad abbracciare l’animo umano, anche nelle sue miserie, quelle create dalla guerra - Un cecchino finlandese (Veikko) viene incatenato ad una…
Durante la seconda guerra mondiale, due militari, un russo e un finlandese, si trovano soli nelle foreste lapponi, dopo essere fuggiti dai rispettivi eserciti. Trovano riparo e salvezza presso la capanna di una donna lappone con la quale instaureranno un curioso menage per un periodo di tempo fino alla fine della guerra.
Tre essere umani che parlano lingue diverse ma che riescono a capirsi…
Una guerra vista e vissuta con toni falsamente grotteschi.Si puo' convivere in breve tempo e capirsi anche parlando tre lingue diverse avendo come quinta paesaggi maestosi e naturali uniti a una donna che riesce a tenere testa a due uomini trendone profitti anche sessuali per il suo futuro di mamma.Direi una pellicola quasi imperdibile e da vedere.
VOTO 7+ ACCATTIVANTE (Tv 30 Novembre 2010) Tre persone, tre lingue, una tragedia che li accomuna. Tra incomunicabilità e magistrali variazioni addirittura nell'aldilà, "Kukushka" è una bella storia nella guerra, sempre accompagnata da una dolce ironia. Attraverso l'uso calibrato del gioco degli equivoci, Aleksandr Rogozhkin realizza un'opera preziosa, immergendola nei grandi…
Questo film è stato sicuramente `interessante 'e molto stimolante,Questa è l'ennesima voce di un altro paese che si preoccupa di più sulla storia e i personaggi che degli effetti speciali e azione. Evviva i realizzatori per averci dato questa perla! Film sottotitolato quando parlano la lappone e il russo,il soldato finlandese è doppiato in italiano.Film apprezzato…
Kukushka
Un film molto interessante sotto diversi punti di vista. Anzitutto, l’idea di inscenare una storia tutta “Lost in Translation” con i tre protagonisti che parlano tre lingue diverse e che pure niente affatto rinunciano al dialogo, anzi, cercano continuamente di comunicare (e comunicano) tra di loro, dà un tono vagamente grottesco e certamente divertente ad un…
Contro l'idiozia e l'atrocità della guerra. Due uomini che i rispettivi eserciti hanno rifiutato e cercato di eliminare, miracolosamente sopravvissuti, si incontrano presso la capanna di una giovane e bella lappone solitaria. I tre personaggi parlano lingue diverse e la loro incominucabilità dà origine a una serie di equivoci spassosi ma anche tragici. Non manca…
Tre solitudini che si incontrano nella magica pianura lappone che si distende a perdita d'occhio.Una torre di Babele che come d'incanto prende corpo in una misera capanna solitaria abitata da una donna sola,vedova di guerra.E le favole hanno sempre un lieto fine.Alla fine della Seconda Guerra Mondiale si incrociano i destini di un disertore finlandese,travestito da soldato tedesco, legato a una…
A parte il fuorviante titolo italiano aggiunto, "Kukushka" (che in russo significa "cuculo", nomignolo dato ai cecchini nemici) è un buon film di stampo pacifista. Niente d'eccezionale, intendiamoci, anche perché l'inizio, nel quale un soldato finlandese viene abbandonato dalla Wehrmacht incatenato a una roccia, prometteva molto di meglio. La scelta di far recitare i tre personaggi del film in…
Film bello ed intenso, ambientanto nella seconda guerra mondiale, uno spot contro la guerra che mette contro persone normali.
Sceneggiatura molto bella, una donna, due uomini di diverse fazioni, due lingue diverse, l'impossibilità di capirsi con le parole, parecchie emozioni e qualche colpo di scena.
Un piccolo gioiello.
Film bellissimo, straordinario nella sua semplicità. Un finale molto bello. Mi ha colpito il fatto che le persone non possono comunicarsi i loro reali sentimenti, parlano tre lingue diverse e alla fine mi è rimasto lo stesso pensiero: "Se avessero avuto occasione di parlarsi, cosa sarebbe successo?"
Voto 8. Non bisogna cercare grandi contenuti in questo film. E' una storia umana, semplice e drammatica. Una donna con due uomini e tre lingue che non si incontrano mai. Questo è l'aspetto più stupefacente della vicenda: ognuno dice cose che gli altri due non capiscono e si va avanti lo stesso, oltre le parole! L'idea è geniale, il film non è perfetto a causa di alcune lentezze…
La sensazione è che ciascuna singola sequenza sia sempre tirata un pò troppo per le lunghe senza un valido motivo. Se il regista avesse avuto il coraggio di tagliare almeno 20 minuti, soprattutto nell'interminabile, ed un pò ridicola, sequenza onirico-sciamanica, si sarebbe forse potuto parlare di un bel film. Così com'è, appare invece come un film con alcuni passaggi divertenti ed alcuni…
Gli ultimi (quasi) che mi è capitato di vedere... Sono contento di aver di nuovo visto sullo schermo Valentina Vargas, incubo e desiderio ad un tempo per Umberto Eco e Sam Fuller. Dedicata a lei: Stat rosa pristina…
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Commenti (1) vedi tutti
Un capolavoro. Un film stupendo. Intenso, poetico, ma anche avvincente con attori fantastici. Senza contare poi il "messaggio" che l'opera del regista russo ci vuole trasmettere.
commento di pierlues